venerdì 3 luglio 2009

RIFIUTI ... FUORI.


“Nell’Isola (…) l’immondizia appartiene alla sfera pubblica. La casa deve rimanere inviolabile dalle sporcizie del mondo” scrive Roberto Alajmo in “Palermo è una cipolla”. “Dopo le sei del pomeriggio ogni appartamento avrà un sacchetto di spazzatura (…) fuori dall’uscio”. Usanza facilmente verificabile in tutti i condomini palermitani, senza differenze apprezzabili tra centro e periferia.
Mi viene un sospetto: che noi palermitani, come i lattanti osservati dalla psicoanalista Melanie Klein, siamo fermi nella fase “schizo-paranoide”, che traccia linee nette tra buono e cattivo, tra pulito e sporco, tra dentro e fuori. Ma di solito i bambini osservati dalla Klein passavano poi a una condizione psicologica più matura, consapevoli che la mammella/mondo non fosse tutta buona o tutta cattiva. Invece noi palermitani sembriamo incapaci di fare questo passaggio. Ci barrichiamo dietro la porta di casa. E continuiamo stupidamente a credere che tutto il buono è dentro, e tutto il marcio è fuori.
(“Centonove”: 26.06.09)

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