mercoledì 4 agosto 2010

KIOTO AL MERCATO


Quando acquisto qualcosa, rifiuto gentilmente la busta di plastica che mi viene offerta, perché uso quella che ho in borsa.
So di essere guardata come un’aliena. E invece questa volta non succede: il signore del mercatino rionale, da cui ho acquistato uno zerbino, mi sorride e commenta: “Ci vorrebbero tanti gesti così per rispettare il protocollo di Kioto …” Ho un sussulto di gioia: questo signore sa di che si è discusso in Giappone anni fa e condivide il mio piccolo gesto in difesa dell’ambiente…
Riaffiora allora il mio sogno: quello di essere tutti cittadini istruiti, informati e consapevoli, ognuno con il suo mestiere. Che bello se medici, commessi, avvocati, parrucchieri, panettieri, periti informatici, muratori, professori e salumieri si impegnassero insieme a fare qualcosa per una faccenda che li interessa tutti: guarire la nostra terra malata. Spalancando le finestre e cambiando aria per farle passare la febbre da troppa Co2.
Maria D’Asaro
( pubblicato su “Centonove” il 30-07-2010)

2 commenti:

  1. Ciao. Ho letto il post sulla "guerra delle donne". E' un articolo così profondamente toccante, da non farmi trovare parole adatte per un commento. Sembra che tutto ciò accada su un altro pianeta, è tutto talmente paradossale che quasi mi fa vergognare di appartenere agli esseri umani. Non credo che le mie parole possano servire a molto, in questi casi; posso solo dire che leggere quel pezzo mi ha riportato su quel pianeta, il pianeta Terra, dove ci sono situazioni così crude e pazzesche che troppo spesso, per paura o per comodità, preferiamo ignorare. Un pianeta inquinato da buste di plastica, fabbricate con quella stessa sostanza che nei giorni scorsi ha appestato i mari del Messico (quelli ti consiglio di non solcarli...). Ma oggi la grande notizia! Sono riusciti, dopo 106 giorni, a mettere un tappo sulla falla. E Obama ha tirato un sospiro di sollievo: finalmente la BP è riuscita a scongiurare la morìa di migliaia e migliaia di... possibili voti.
    Alla prossima, cara Maria: è sempre un piacere leggerti.

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  2. Ciao, Peter, nonchè Mr. Hook: grazie della tua attenzione. Anche a nome delle donne di questo strano e pazzo pianeta. A presto.

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