martedì 14 dicembre 2010

JANE GOODALL: la donna che chiama per nome gli scimpanzè


Che donna, ragazzi! Ho visto un servizio su "Leonardo" e me ne sono innamorata.


(fonte: Wikipedia)
Jane Goodall nasce a Londra il 3 aprile 1934. Fin da giovane si interessò alla vita degli animali. Nel 1957, dopo la laurea in Biologia con specializzazione in Etologia e Antropologia, divenne assistente del noto bioantropologo Louis Leakey, che la condusse con sé in Kenya. Goodall iniziò a studiare gli scimpanzé del Gombe Stream National Park, nel luglio del 1960. Tornata in Inghilterra, con l'appoggio di Leakey, Goodall ottenne nel 1964 il dottorato in etologia presso l'Università di Cambridge, che diede inizio alla sua lunga carriera scientifica.
La Goodall è una fervente sostenitrice di cause ambientaliste e umanitarie, ed è vegetariana[1]. Per il suo impegno scientifico, politico e sociale, ha ricevuto molte onorificenze, incluse la Medaglia della Tanzania, il prestigioso Premio di Kyoto, la Medaglia Benjamin Franklin per le scienze della vita, e il Premio Gandhi-King per la nonviolenza. Nell'aprile del 2002, Kofi Annan l'ha nominata Messaggero di Pace delle Nazioni Unite.
La Goodall è nota soprattutto per la sua ricerca sugli scimpanzé del Parco Gombe, che portò a risultati fondamentali nella comprensione del comportamento e dell'apprendimento sociale di questi animali, dei loro processi di pensiero, e della loro cultura. Inoltre, gli studi di Goodall consentirono di chiarire le differenze fra scimpanzé e bonobo, e di identificare entrambe le specie come ominidi (insieme ai gorilla).
Nel 1977, Goodall fondò il Jane Goodall Institute (JGI), un'organizzazione che si occupa sia dello studio che della protezione degli scimpanzé. Il JGI dispone di 19 uffici dislocati in diversi Paesi del mondo e mette in pratica programmi di sviluppo e di protezione dell'ambiente in diverse zone dell'Africa. Oggi, Goodall dedica praticamente tutto il proprio tempo a difendere la causa degli scimpanzé, ed è stata fra gli ideatori del Progetto Grandi Scimmie Antropomorfe che mira a ottenere per i grandi primati un certo numero di diritti fondamentali riconosciuti a livello internazionale.
Uno dei maggiori contributi della Goodall nel campo della primatologia è stata la scoperta dell'uso di utensili da parte degli scimpanzé: la studiosa, infatti, scoprì che questi animali sono soliti utilizzare, ad esempio, degli stecchini per "pescare" le termiti all'interno dei loro nidi, le larve od i galagoni dalle cavità dei tronchi d'albero od il miele dagli alveari, od ancora l'utilizzo di pietre per rompere i gusci dei semi più duri. La Goodall si differenzia dagli studiosi convenzionali in quanto, pur non interferendo con le attività dei gruppi da lei studiati, è tuttavia solita dare dei nomi ai singoli esemplari, anziché marcarli con codici alfanumerici come consueto.

1 commento:

  1. Condivido quello che dici , io se non ricordo male l'ho vista su rai tre " alle falde del kilomangiaro "

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