mercoledì 8 giugno 2011

QUALITA’ DIVERSE PER UNA DONNA IN CAMMINO …



Avvistava due posti a sedere gratuiti: in prima fila, con splendida vista sul mare.


Riempiva, con rara maestria, una bottiglia di plastica dallo zampillo ammosciato di una fontana. Sapeva fare pipì sotto gli alberi, a venti metri da una strada affollata.


Dipanava, con grazia affettuosa, i nodi arruffati di lunghi capelli. Leniva, con fluidi speciali, le scottature impreviste di pelli distratte.


Camminava contromano a occhi chiusi, di giorno: come unica bussola le erbe spontanee alla sua destra. Solo trentacinque passi, per ora.
Offriva, senza arrossire, demenziali battute da bimbetta d’asilo.


Attraversava piacere e dolore, con regolare cadenza. E non ne era sommersa.
Riusciva a non perdere la scala giusta per tornare al suo treno. E a trascinare da sola un’enorme valigia.
Trovava la forza di chiedere scusa, se aveva sbagliato.
Osava guardare in faccia la vita. Senza abbassare lo sguardo.

Senza morire per la paura.

3 commenti:

  1. La frase che preferisco :"Osava guardare in faccia la vita.Senza abbassare lo sguardo"

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  2. Bellissimissimo... concordo con Costantino la potenza di quell'ultima frase. Sei forte, Maruzza, fortissimissima, superlativa...

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  3. @Costantino e dr.Peter: grazie dell'apprezzamento...
    La signora confessa che non è sempre facile guardare in faccia la vita, senza abbassare lo sguardo.
    Lei, comunque, ci prova.
    Buona serata

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