venerdì 5 agosto 2011

L’UOMO CHE ATTIRAVA I PAZZI



Succede che da Palermo, per qualche motivo, tu debba partire. Se non vai all’estero o a Bolzano, utilizzi il treno, meno energivoro dell’aereo. Ogni volta, però te ne penti: il bagno è senz’acqua e la porta non si chiude; l’aria condizionata non funziona; poi, senza una ragione precisa, stai ferma due ore a Villa San Giovanni. Allora prometti a te stessa che è l’ultima volta.
Ma poi ti rilassi guardando il tuo prossimo: le suorine di Madre Teresa e la promessa di Paradiso, nei loro occhi sereni; la signora un po’ grassa che ti snocciola due terzi di vita e, quando scopre che sei un’insegnante, vuole che convinci suo figlio a studiare di più; un uomo che ha girato un film con Giovanna Taviani e viene da Lipari. E sorridi per la dote che si vanta di avere: dice di attirare tutti i pazzerelli che sono nel suo raggio d’azione…
Maria D’Asaro
(Pubblicato su “Centonove” il 5-8-2011)

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