sabato 6 agosto 2011

TRENITALIA




(Dedicato ai temerari che si avventurano su Trenitalia. E a un compagno di viaggio speciale)


Si informano i Signori viaggiatori che il treno Intercity proveniente da Reggio Calabria e diretto a Venezia arriverà al binario 4 anziché al binario 2. Al binario 2 arrivano solo i treni meridionali conformi alle quote di ingresso decise dalla Lega Nord.

- No, Signora, mi spiace: lei non potrà usufruire della riduzione del 50% prevista dalla Carta freccia. – Ma come: ho scelto di viaggiare di sabato anche per questo ….
- Signora, evidentemente non è stata adeguatamente informata. Per usufruire dello sconto avrebbe dovuto recarsi entro giovedì scorso al Luna Park della città più vicina, fare un tiro con l’arco e centrare il bersaglio.

Treni: Partenze/Departures

Roma, ore 8.30: 80 minuti di ritardo
Reggio Calabria, ore 8.45: Soppresso
Bologna, ore 9.00: Agonizzante, al binario 3
Palermo, ore 9,30: In coma profondo, al binario 7
Siracusa, ore 9.30: Morto: astenersi dalle visite. Non fiori, ma opere di bene.

Si ricorda ai Signori viaggiatori che i biglietti senza prenotazione vanno obliterati.
A causa del mancato funzionamento delle apposite macchinette, i viaggiatori dovranno provvedere personalmente a tale convalida, secondo le seguenti modalità: si prescrive la trascrizione a caratteri gotici dei propri dati anagrafici nel retro del biglietto. Si prega di utilizzare un pennarello azzurro, se uomini; di colore rosa, se donne. I transessuali, o coloro che dovessero essere al momento sprovvisti del pennarello appropriato, potranno eccezionalmente servirsi di un pennarello di colore blu o nero.

Nello scompartimento di seconda classe: solo tre posti occupati su sei, fa capolino una donna con bambino: - Vuole accomodarsi? – dice un gentiluomo alla donna. – No – risponde la donna concitata – Cercavo uno scompartimento vuoto: il bambino ha fatto la cacca e devo cambiargli il pannolino. Grazie, comunque: eventualmente ritorno.

Ci si scusa con i Signori viaggiatori per la sosta forzata di tre ore a Villa San Giovanni: senz’acqua, senza aria condizionata, senza personale di sorveglianza, con i cessi senza sicura e sporchi da far ribrezzo. Si prega di astenersi da lamentele, rimostranze o assurde pretese di rimborso biglietto: si ricorda che i treni diretti ad Auschwitz erano più disagiati.
E poi, nei Lager, si stava peggio.

5 commenti:

  1. Viaggio con Trenitalia da 10 anni. il mio disprezzo e la mia esasperazione si sono trasformati in sopportazione quasi impotente. Non oso immaginare come siano le ferrovie dopo Roma. E non di rado ti pare di viaggiare in carri bestiame dal prezzo esorbitante. Mi spiace per quanto hai vissuto.

    RispondiElimina
  2. Quando si chiamavano "F.S." almeno erano più coerenti: un ottimo acronimo per "Fanno Schifo"... Tra andare in Paradiso con Trenitalia o raggiungere l'Inferno a piedi, sceglierei la seconda: si soffre di meno. Tragicomico il post, non ci resta che ridere. Ciaoo.

    RispondiElimina
  3. Bello ed attuale il tuo post !!
    ciao

    RispondiElimina
  4. @Carolina: capisco bene la tua esasperazione costretta a trasformarsi in impotente sopportazione. Osa immaginare cosa avviene a sud di Roma...Grazie dell'attenzione. Buone vacanze!
    @dr.Peter: ti confesso che, con una compagnia ... adeguata, continuerei a preferire il Paradiso come meta. E viaggerei persino con Trenitalia. Che ne pensi?! Grazie della visita. Ciaoo.
    @Valerio: grazie della visita e dell'apprezzamento. Buona estate.

    RispondiElimina
  5. Sono d'accordo, Maruzza. L'importante è avere buone mete da raggiungere, possibilmente non da soli. Un tale fine giustificherebbe il sacrificio di qualsiasi... mezzo, pur scadente. Ciao ciao.

    RispondiElimina