mercoledì 7 marzo 2012

Non chiamiamolo delitto passionale


Alla vigilia dell'8 marzo, ecco le riflessioni del solito, da me apprezzatissimo, Michele Serra.

Fa male sentire che qualche tigì chiama ancora "delitto passionale" mattanze come quelle di Brescia, dove un maschio reso feroce dalla sua demenza, o reso demente dalla sua ferocia, uccide una donna che considera "sua" e non lo vuole più. E come contorno della sua orribile esecuzione ammazza altre tre persone (due delle quali ventenni) che avevano per sola colpa essere prossimi alla vittima: amico, figlia, fidanzato della figlia. Perché gratificare di "passione" questo nazismo maschile che ogni anno produce, solo qui in Italia, un vero e proprio olocausto di femmine soppresse solo perché non vogliono più appartenere (come bestie, come cose) a un padrone, e per giunta un padrone violento? "O mia o di nessuno", dice il boia di turno, ed è la perfetta sintesi di una cultura arcaica e mostruosa che - esattamente come il movente razziale - dovrebbe costituire un´aggravante, in un paese civile.
Mentre l´aggettivo "passionale" rimanda, purtroppo, a una sorta di attenuante, quasi di "spiegazione": e fino a una generazione fa, qui in Italia, era di fatto un´attenuante giuridica. Levato dai codici quell´infame eufemismo che erano le "ragioni di onore", rendiamo onesto, veridico anche il linguaggio giornalistico. Passione e amore non c´entrano, c´entrano il potere, il terrore di perderlo, l´odio della libertà.
("La Repubblica", 6.3.2012)

5 commenti:

  1. In vigilia di otto marzo duemiladodici queste considerazioni non dovrebbero più esistere.
    Purtroppo non solo i giornalisti sono fermi a terminologie medievali; qualche giudice strizza ancora l'occhietto a questa barbara interpretazione.
    Ci stiamo avvicinando all'Islam e alla sharia più di quello che pensiamo: lapidare le donne non è reato, è un dovere... Vorrei dire 'una passione' ma sarebbe fuori luogo.
    Ciao.

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  2. Sono perfettamente d'accordo. Alla parola "passionale" tutti sono portati a pensare "e lei che avrà fatto per ridurlo così?"... Insomma, con passionale si divide in due la colpa e al vero colpevole se ne attribuisce sempre troppo poca.

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  3. Ci sono ancora sentenze da terzo mondo

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  4. Giusto, "delitto passionale" dà l'idea di un qualcosa di giustificato, quasi un retaggio culturale... e questo è inaccettabile.

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  5. @gattonero: grazie per le tue considerazioni. Buon fine settimana!
    @Veronica, Valerio, Vele (tre V!!!): con passionale si divide la colpa in due. E si dimentica che non esiste mai alcun giusto motivo per uccidere una creatura.
    Ciao! Buon fine settimana.

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