martedì 30 ottobre 2012

L’azzurro che serve



Suor Patrizia - Comunità religiosa del Bell'Amore

Se passi da via Oreto, a due marciapiedi dalla Stazione Centrale, lo scorgi una volta su due: un uomo dall’età indefinibile - trenta, quaranta o forse più - disteso sul marciapiede. A volte dorme, oppure piagnucola, o ti chiede dei soldi. Accanto, bottiglie di birra vuote; addosso, un inconfondibile puzzo di alcool e pochi vestiti logori e strappati. Eppure il suo volto ha qualcosa di Gesù nazareno: forse per i lunghi capelli, forse per lo sguardo da crocifisso. Ogni volta che lo incontri, stai male: perché non muovi un dito per lui. Non sai proprio che fare. E poi, sei pure una donna. Pensi però che, in un universo diverso, le cose non dovrebbero andare così. Non si lascia marcire per strada un uomo che soffre, pur se ubriaco. E allora, vorresti magari indossare una veste azzurrata, come quella di Madre Teresa: per fugare ogni equivoco, e dargli una mano.            Maria D’Asaro ("Centonove": 26.10.2012)

6 commenti:

  1. Vostra Signoria ha un cuore grande...

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  2. sì è vero, a volte si vorrebbe avere un altro ruolo per avere la libertà di agire quando si vorrebbe

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  3. E' così, sovente si vorrebbe essere padreterni, di solito per distruggere un mondo che va in rovina (e poi crearne uno migliore, a misura d'uomo); poi vedi la miseria delle persone, e vorresti essere padreterno, non tanto per alleviarne le sofferenze, quanto per eliminarle alla fonte.
    Ciao, Marì, le elezioni sono passate, ricomincia il 'divertimento'.

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  4. Forse non qui, e non ora, ma sono convinto che ogni cosa andrà al suo posto. Buona vigilia, Maruzza.

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  5. In una società giusta quell'uomo non sarebbe arrivato a un tale stato di abbandono, avrebbe trovato una rete di solidarietà pronta ad accogliere la sua sofferenza prima che degenerasse.
    Ora per tentare di recuperarlo ci vorrebbe della forza fisica oltre alla forza del bene, e non è una veste che può darla.
    Auguri a quel pover uomo che trovi il suo angelo, e auguri a te, amica che riesce a soffermarsi sulla sofferenza altrui.

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  6. @Luigi, stanza, gattonero, DOC, curlydevil: grazie della vostra attenzione delicata e affettuosa. Spero davvero che il nazareno senza nome trovi un angelo che lo prenda per mano. Un abbraccio a tutte/i.

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