venerdì 12 ottobre 2012

Vernice nera su un arcobaleno



A volte temo di essere troppo dura con la mia città. Ma è la durezza di chi si sente tradito dall’amata. Purtroppo Palermo continua a sorprendermi, quasi sempre in negativo. Il mese scorso, a due passi da Brancaccio, l’unico centro ludico e ricreativo di tutto il quartiere, gestito con cura intelligente da una splendida assistente sociale missionaria e da coraggiosi volontari - il Centro Arcobaleno - è stato devastato da un vero e proprio raid vandalico che ha distrutto tavoli, sedie, armadi. Sono state divelte persino le porte del campetto di calcio. Una volontaria mi ha detto che forse gli autori della furia distruttrice sono stati proprio ragazzi del quartiere, magari rimproverati dagli operatori per i loro atteggiamenti da bulli. 
Una bella canzone del conterraneo Franco Battiato recita che è necessario cogliere i “segni dell’alba dentro l’imbrunire”. A me pare che, purtroppo, nelle nostre periferie palermitane l’aurora non sorga mai.

Maria D’Asaro (“Centonove” del 12.10.2012)

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