domenica 10 febbraio 2013

Oro blu


Metti che una famiglia media utilizzi la lavatrice un giorno sì e uno no. Metti che ogni ciclo preveda almeno due o tre risciacqui. Metti che l’acqua degli ultimi due risciacqui, abbastanza pulita e magari profumata con l’ammorbidente, venga raccolta in un apposito recipiente, trasportata nel bagno e poi utilizzata come acqua di scarico per il w.c. E’ vero: l’operazione comporta un po’ di fatica: ma è alla portata delle casalinghe volenterose, nelle cui case la lavatrice è, in genere, assai vicina al bagno, se non accanto ad esso. E allora ho un sogno ecologico: che gli abitanti della mia Palermo si convertano al riuso delle acque di risciacquo della lavatrice per la pulizia del water. Che la mia città, nel futuro prossimo, possa salire agli onori della cronaca perché sarà la prima città italiana a non sprecare preziosa acqua pulita per accompagnare la pipì nel suo viaggio alla fogna.
Maria D’Asaro (“Centonove”, pubblicato l'8.02.2013)

4 commenti:

  1. In effetti a quanto ricordo dalle mie vacanze la tua regione è una di quelle che soffrono maggiormente la siccità. Ottima idea la tua, io già utilizzo altre acque di scarto per simili scopi.
    Buona settimana mari, che non finisca nei liquami ...

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  2. Concordo, è una bella idea! In effetti si spreca tantissima acqua che potrebbe essere riutilizzata.

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  3. Un piccolo pensiero per il più alto degli ideali: sopravvivenza. E la canzone a corredo è semplicemente magistrale... Post bevuto e assimilato: tutta sostanza, utile e trasparente. Ciao.

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  4. @curly, Vele, DOC: grazie della condivisione. Vi penserò, quando raccoglierò l'acqua dei risciacqui della lavatrice. Un abbraccio ecologico!

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