venerdì 10 maggio 2013

Preghiera e cura, con Carlo Martini




Cura,
Signore buono,
le nostre ferite,
con viscere di misericordia.
Salvaci.


Ecco lo stralcio di un’intervista al card. Martini sulla preghiera:

HO UN AMICO CHE VORREBBE PREGARE, MA NON RIESCE A FARLO. LEI COME LO AIUTEREBBE?

L’unico sistema è pregare io stesso ogni giorno. Io prego in modo molto semplice. Presento a Dio tutto ciò che mi viene in mente, tutto ciò che devo fare, che mi crea preoccupazioni, anche le cose piacevoli e soprattutto le persone a cui penso. Gli parlo in modo normale, per nulla devoto. Nella preghiera sento che qualcuno mi sostiene e mi supporta, anche quando vedo molti problemi, come le debolezze della Chiesa. Quando prego, vedo la luce. La mia speranza aumenta, e così pure la forza di fare qualcosa. La fiducia cresce. Se vuoi aiutare il tuo amico, prega.
Se nutre il desiderio di pregare, è già molto vicino a Dio. Cerca un luogo dove tu ed altri possiate pregare con lui. (…)  Il ponte dell’amicizia gli permetterà di arrivare alla preghiera. (...)
Abbiamo un padre nei cieli che bada a noi. Egli ci aiuta anche se commettiamo errori. 
«Il vento soffia dove vuole», lascia che Dio ti sorprenda."

                                                            (Dal testo:  Conversazioni notturne a Gerusalemme).



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