mercoledì 23 luglio 2014

Vamos a la playa

Un’estate al mare, voglia di remare ... Venga, signora, c’è il risveglio muscolare, è una ginnastica dolce. Quest’estate voglio divertirmi per le vacanze, un’estate al mare stile balneare con il salvagente per paura di affogare … 
Lei è un donnone robusto, due ombrelloni lontana. Il pretesto per attaccare bottone è il nipotino di nostra Signora, mascotte della spiaggia. Poi la donna robusta dice che lei a mare proprio non ci voleva andare Fare il bagno al largo per vedere gli ombrelloni oni oni, dieci ragazze per me posson bastare; dieci ragazze per me voglio dimenticare  Sono state le sue figlie a costringerla Vamos a la playa oh oh oh.  I ragazzi dell’animazione alzano il volume, nostra Signora sente solo parole spezzate: - Mio marito  ... cinquant’anni di matrimonio ... abbiamo lavorato sodo in Germania  ...   un infarto,  a marzo un anno e quattro mesi fa vamos a la playa oh oh oh, vamos a la playa oh oh oh La signora adesso sta piangendo: - Sembrava che lo superasse ... è bella la nipotina ... mio figlio, con sua moglie ... mi ha fatto una sorpresa ... ho 74 anni. - Ma no, ne mostra dieci di meno - Abbozza un lieve sorriso. - Arrivederci: do una mano a mia figlia. -
Ma io vivo solo per te, io vivo solo per te. Cerco un centro di gravità permanente che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente. 
Poi un capannello: - Vicino Palermo hanno chiuso l’autostrada perché c’è stato un morto chissà se più tardi la aprono ... - Ma i morti di Gaza qui non arrivano e neppure gli annegati delle carrette del mare. 
Ecco, è il Paradiso. Ma quello dei Coldplay.

4 commenti:

  1. Uno spaccato di vita, nel bene e nel male...stupendamente raccontato.

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  2. Questo frullato di mele e male che è la vita.

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  3. Sì, un bellissimo racconto, cara Maruzza. Ma lì sulla spiaggia c'è sempre la musica? Io mi stancherei dopo cinque minuti!

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