domenica 5 ottobre 2014

Alan Henning, un uomo buono

Alan Henning, in Siria
Il tempo ci dirà se Oriana Fallaci aveva ragione, quando invitava l’Occidente a prendere sul serio i fanatici dell’Islam. Pensiamo proprio di sì, pieni di tristezza per l’ennesimo assassinio dell’Isis, quello di Alan Henning, il 47enne tassista di Manchester che era stato rapito nel dicembre 2013 in Siria, dove era arrivato come cooperante per una missione umanitaria. A nulla sono valse le suppliche ai terroristi della moglie di Alan, Barbara, che, pochi giorni fa, aveva chiesto ai rapitori del marito di rilasciarlo: «Lasciatelo andare, è un uomo buono». La sua preghiera è caduta nel vuoto. Henning, oltre alla moglie, lascia due figli. I loro nomi non ci sono noti. A loro un abbraccio e la flebile speranza che possano sopportare di vivere in un mondo così assurdo e crudele.

7 commenti:

  1. Tristezza e rabbia per l'impotenza.

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  2. Cara Maria, orrore e rabbia per i folli assassini dell'IS, dolore e solidarietà per le loro vittime e i loro familiari. Ma il mio pensiero va anche a tutti coloro, uomini, donne e bambini la cui unica colpa è essere nati in un luogo anziché in un altro, "sotto" una religione anziché sotto un'altra. Queste anonime vittime vengono bombardate, mutilate, private degli affetti più cari, strappate dalle loro case diventate macerie, senza neanche avere scelto o sapere di vivere "a rischio". Sono sicuro che non mi fraintendi ma dovevo dirlo. Ti abbraccio. Armando

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  3. Cattiveria ma che dico FOLLIA all'ennesima potenza! RIP per Alan

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  4. Chissà se un giorno ognuno potrà praticare il culto che meglio vorrà.

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  5. Mi associo all'abbraccio; per il resto, resto senza parole. Grazie per il pensiero.

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  6. Ho appena finito di leggere le notizie. Credo di non aver mai avuto tanta paura per la situazione internazionale come in questo momento, per quello che stanno facendo questi mostri.

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  7. @Mariella, Armando, Giusi, Costantino, DOC, Silvia: grazie per l'accorata condivisione.

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