lunedì 3 novembre 2014

Una giornata speciale ...

A nostra Signora bastava poco per essere felice. Come avere un giorno di ferie a novembre, per lei uno dei mesi migliori dell'anno. Alzarsi alle 9. Ascoltare i Modena City Ramblers e una canzone di Gianna Nannini e una di Battiato mentre stirava. Mangiare i loti raccolti in campagna. Sentire ridere e scherzare i suoi due ex cuccioli. Avere il tempo sufficiente per preparare le lezioni e la cena. Mandare i “pezzi” al giornale. Sentirsi in pace, con se stessa e col mondo.

5 commenti:

  1. Ho appena finito di leggere "Trenta giorni ha Novembre...", e mi sento in pace anch'io per quel bisogno d'amore di cui parlo in questi giorni (con me stessa s'intende). "Silenzio e contemplazione", come scrivi tu e gli occhi sgranati sul "cuore" aggiungo io. Che belle pagine, entrare in punta di piedi dentro nostra Signora senza svegliarla. Grazie per queste "delicate" porte aperte.

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  2. Un giorno di ferie: paradossalmente sono proprio gli altri giorni, quelli lavorativi, a dargli uno spessore (o meglio, una "sottigliezza") speciale. La riverenza di nostra Signora è commovente: non c'è potere che tenga, quando sia ha il superpotere di saper guardare oltre.

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  3. Grazie cara, ora cercherò di vedere un po' più positivamente questo tetro novembre che mi guarda dalla finestra :-)

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  4. @Costantino: grazie per la tua presenza cordiale e costante! Buon mese di Novembre.
    @Santa: ti ringrazio di cuore per il commento prezioso. Sono davvero contenta di aver fatto la tua conoscenza virtuale. Verrò anch'io a farti visita nel tuo bel blog. Buon tutto!
    @DOC: è vero. Le ferie si apprezzano se c'è il lavoro. Quasi quasi mi sento in colpa a pensare a chi non ce l'ha ... Grazie di questo commento delicato e intenso, come sempre. Ti abbraccio.
    @Silvia Pareschi: ogni tuo commento è un piacere. Come stai? Sei in Italia, vero? Un abbraccio.

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