giovedì 8 gennaio 2015

L’anno che verrà secondo Rodari …

 
Gianni Rodari
    Come è tradizione, abbondano all’inizio del nuovo anno auspici e auguri. Purtroppo, un dato negativo ormai certo è l’aumento del riscaldamento globale della Terra, dovuto alle scelte nefaste degli stati più ricchi, che si spera siano capaci di invertire la rotta per migliorare le prospettive future del pianeta. Con una delle sue filastrocche per bambini, pervasa però di sagace ironia, il compianto Gianni Rodari ci ricordava la responsabilità umana sugli avvenimenti e la qualità della vita di ogni nuovo anno:"Indovinami, indovino,/ Tu che leggi nel destino:/ L'anno nuovo come sarà?/ Bello, brutto o metà e metà?/ Trovo stampato nei miei libroni/ Che avrà di certo quattro stagioni,/ Dodici mesi, ciascuno al suo posto,/ Un carnevale e un ferragosto,/ E il giorno dopo il lunedì/ Sarà sempre un martedì./ Di più per ora scritto non trovo/Nel destino dell'anno nuovo:/ Per il resto anche quest'anno/ Sarà come gli uomini lo faranno".
                                                                   Maria D’Asaro (“Centonove” n.1 dell’8.1.2015)

5 commenti:

  1. Molto bello questo pensiero di Rodari, uno dei "nostri", visto che nacque a Omegna!

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  2. Essendo mia moglie insegnante nella scuola materna , ho cominciato molto presto a leggere Rodari , conosco questa "filastrocca" il finale è super vero "Sarà come gli uomini lo faranno".

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  3. Come diceva Lui, ..."se ci diamo una mano..."
    Siamo davvero disposti a darci una mano? Ritorniamo sempre lì, alla speranza. Speriamo che...

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  4. Eh, sì, in molti casi viene da dire "sarà come gli uomini lo faranno". Ma tu continua a raccontarci le tue belle storie di speranza, Maruzza!

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  5. @Alfa: è vero! Omegna ha dato i natali al grande Rodari. Un saluto e buona domenica.
    @valerio: che bella professione è quella di tua moglie! Più piccoli siamo, più è importante il ruolo e la figura della nostra maestra. Un saluto e buona domenica.
    @Santa S.: proprio in questi giorni terribili, è difficile sperare. Ma continua a essere necessario, nonostante tutto. Un abbraccio e buona domenica.
    @Silvia Pareschi: direbbero gli psicologi che è una questione di "figura e sfondo". Penso che ci serva mettere come "figura", in primo piano, il positivo e come "sfondo" le cose negative. Buona domenica e buon lavoro!

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