lunedì 13 aprile 2015

Sola senza WhatsApp ...

    Il tema in cui si chiede agli alunni di presentare il gruppo dei compagni e raccontare amicizie e interessi comuni è un classico a cui nessun insegnante di scuola media si sottrae. Ecco cosa è venuto fuori dal compito di una ragazzina di prima media di una scuola di Palermo: “Io non so mai niente di quello che si organizza in classe: qualche giorno fa i compagni avevano deciso di andare al cinema;  l’ho saputo per caso quando  una compagna mi ha chiesto se andavo. Avevano deciso tutto su whatsapp! Sono caduta dalle nuvole! Non ho whatsapp perché il mio cellulare è vecchio; in famiglia, con cinque fratelli, siamo in sette; mio padre non può comprare a tutti il telefono nuovo.” Quest’alunna ci dice che oggi l’emarginazione ha nuovi indicatori: a fare la differenza sono lo smartphone e i “mezzi di connessione” di cui si dispone. Meditate, professori, meditate …
                                                                      Maria D’Asaro ,“Centonove” n. 14 del 9.4.2015

9 commenti:

  1. non hai whatsapp...? scusami ma anch'io non potrei fare senza, ormai... ciao

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  2. Forse Asimov, quando preconizzava un mondo dominato dalle macchine sull'uomo, aveva ragione...
    Però questo è il progresso, inarrestabile.

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  3. Una volta non si andava al cinema perché magari i compagnetti decidevano deliberatamente di escluderti. Ora vige la casualità (e a volte neppure troppo casuale) della selezione tecnologica. Che, tra l'altro, oltre ad escluderti ti fa sentire il peso di non essere economicamente e socialmente come gli altri.

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  4. Saggia , molto saggia alunna...ho una totale allergia per tutta la tecnologia...ma purtroppo...
    Non uso What's up!!!!
    Abbraccio serale!

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  5. Tristemente e con un autentico stupore, un giorno, un ragazzo, di seconda liceo, guardando su facebook il suo profilo sul computer della biblioteca in un attimo di pausa dalla lezione, esclamò: - Ma perché su facebook ho duecento amici e qui a scuola non mi cerca nessuno? - A uno questi dubbi vengono, o no?

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  6. Un recente studio negli USA fa riflettere: a Facebook, strumento di connessione tra "comuni mortali", i teenager più agiati preferiscono Instagram, perché consente di sfogare il proprio "narcisismo" a senso unico, ovvero senza dover dimostrare alcun interesse per ciò che fanno gli altri utenti. E ancora, sul sito "Lonely Tweets" [http://lonelytweets.com] scorrono in tempo reale tutti i tweet degli utenti che manifestano solitudine: tanti, decisamente troppi. E poi li chiamano "social"... Il tuo aneddoto s'incastona alla perfezione, purtroppo. Meditiamo.

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  7. @Aliza: capisco bene i vantaggi collettivi delle nuove app. Ma mi fa pena l'alunna che non si può permettere un telefonino compatibile con whatsapp. Ciao! Buona serata!
    @Costantino: sicuramente Asimov aveva previsto e capito tante cose! Un caro saluto da Palermo.
    @Veronica: condivido ogni parola del tuo commento. A presto. Un abbraccio.
    @Nella Crosiglia: anch'io sono un pò allergica alle novità tecnologiche. Il problema è potere scegliere ... Ricambio l'abbraccio!
    @bibliomatilda: i social non ci rendono affatto più ... socievoli! A presto. Buona serata.
    @DOC: grazie della tua documentata e acuta disamina sui nuovi social. A presto un abbraccio.

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  8. @amanda: ciao Amanda, benvenuta nei mari. Grazie della visita e del commento.

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