venerdì 17 febbraio 2017

Atene: fu vera democrazia?

      Davvero illuminante il saggio Democrazia (Diogene Multimedia, Bologna, 2016, €20), a cura di Francesco Dipalo con contributi di Giorgio Gagliano, ed Elio Rindone.
Eccone un assaggio, tratto dalla prima parte – a cura del prof. Rindone - che pone un intrigante interrogativo: Atene: culla della democrazia? (pagg.41,42)

L’immagine di Atene proposta nell’epitaffio di Pericle – quella di una città che «coinvolge nell’amministrazione non pochi cittadini ma la maggioranza di essi» (…) – non sembra dunque la descrizione più fedele della realtà.
Gli interessi in gioco, in effetti sono difficilmente conciliabili: i ceti benestanti e quelli popolari sono inevitabilmente in conflitto e quando possono (…) si impadroniscono a turno del potere. Il merito che Tucidide attribuisce a Pericle (…) è quello di aver saputo realizzare un sia pur precario equilibrio, conquistando il potere del demo mentre instaurava in realtà una sorta di principato. L’ordinamento politico ateniese è quindi espressione di quelli che sono, di volta in volta, i rapporti di forza. Se sono più influenti i nobili o i ricchi, ci sarà un regime aristocratico o oligarchico; quando aumenterà il peso delle classi popolari, si affermerà un regime democratico. Ad Atene, come negli altri Stati, la convivenza politica non si basa perciò sulla giustizia  e sull’eguaglianza dei diritti, ma sulla forza: infatti gli schiavi, che non hanno i mezzi necessari per far valere i loro diritti, non hanno alcun potere.
All’interno della città tuttavia, se vige la legge del più forte, si cerca in ogni modo di trovare soluzioni che evitino, se possibile, il ricorso alla violenza. Nella politica estera, invece, i conflitti si risolvono necessariamente con la guerra: le relazioni tra gli Stati sono regolate non dal diritto ma dalla forza. E alla legge del più forte ispirano le loro scelte politiche non solo i regimi oligarchici, ma anche la stessa democratica Atene. Abbiamo visto, infatti, che la ricchezza della città si basa sulla potenza della sua flotta, che ha reso possibile il dominio sul mare e la creazione dell’impero. 
E un impero si può creare e mantenere solo usando la forza, senza cedere a scrupoli a carattere morale. (...)

4 commenti:

  1. Ah, ecco! Mi era venuto il sospetto...
    Buon fine settimana!

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    1. Caro crld: e il bello della lettura - con relativi interessantissimi spunti - continua ... Buona settimana.

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  2. Diciamo che fu un grande "esperimento" per il periodo, il concetto di "democrazia" non è certo quello che intendiamo noi oggi, così come oggi un nostro politico non potrebbe reggere la vita politica come concepita ad Atene, ne sono certa. Nobiltà, donne, schiavi non possono essere confrontati con l'oggi.
    Questo tuo post mi fa riflettere molto sul nostro sapere che oramai si muove per slogan, luoghi comuni e "titoli" (un bel richiamo all'ordine il tuo).
    Bisognerebbe dedicare tempo al contesto, ma vuoi per scarsa conoscenza, tempo, attenzione (non bisogna essere prolissi) finiamo per fare proclami "inesatti" (mi metto al primo post).
    Vedi, mi sto dilungando ;)
    Un sereno fine settimana mia cara.

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    1. Cara Santa, in certi ambiti così nevralgici per la convivenza umana non si finisce mai di riflettere. Una buona settimana e un abbraccio.

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