venerdì 30 giugno 2017

Cultura è bellezza

Cappella Palatina - Palermo (foto doc/maridasolcare)
         Camminando per le vie di Palermo, incrociando visi e sguardi diversi, capita di mettere in relazione le peculiarità e gli sguardi delle persone al luogo e al contesto in cui si trovano. Si può notare così che nei punti/scommessa a compilare e giocare una “bolletta” ci sono spesso uomini con i volti scuri e lo sguardo accigliato, con un’espressione dura e contratta; si può ‘scommettere’ che neppure la sperata vincita al gioco potrà convertire in sorriso il loro magone interiore … Se ci si trova invece a percorrere i viali della cittadella universitaria all’interno di via delle Scienze, si incontrano ragazzi e ragazze con in mano una dispensa o il cellulare, che vanno magari di fretta, ma con un piglio sicuro, uno sguardo sagace e quasi sempre una luce speciale negli occhi. E’ un’impressione o la dimestichezza con la cultura rende davvero così belli i nostri ragazzi dentro e fuori?


                                                                            Maria D’Asaro, “100NOVE” n.26 del 29.6.2017 

7 commenti:

  1. Con la scusa della libertà di impresa, negli ultimi tempi, sono aumentati a dismisura questi luoghi di tristezza infinita, come giustamente osservi. A poca distanza l'uno dall'altro: vicino casa mia, accanto al panificio, una salumeria è stata rimpiazzata da un punto scommesse. E a poca distanza ce ne è un altro e poi ancora un altro... Ne parli in modo splendido. E condivido che esiste una bellezza nella cultura, anche nella pura teoria. Buona estate, Mari!

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    1. Caro Aldo, grazie per quest'affettuoso e appassionato riscontro.
      A presto. Buona estate anche a te.

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  2. La cultura è la grande opportunità di rendere migliore il mondo.

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    1. Gent.mo Costantino, grazie per la condivisione di orizzonti. Cordiali saluti.

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  3. La tua proporzione è condivisibile e tutt'altro che azzardata, cara Maruzza. E a proposito di "azzardo": se ad una bolletta di gioco si sostituisse il biglietto d'ingresso a un circolo culturale/ricreativo, forse non tutti, ma sicuramente molti di quegli «sguardi accigliati» ritroverebbero la «luce speciale» perduta. Buona settimana.

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  4. La luce perduta si può acquistare con tante cose, per primo la famiglia dovrebbe investire un po di più tempo dedicandolo a tutti i tipi d'arte, ma il tempo che è sempre poco...si arriva alla sera stanchi, una cena frettolosa e poi via televisore, giochi
    elettronici,telefonini. Della scuola non mi pronuncio mi sembra che questo periodo ci sia molta confusione.
    Cosmoabbracci cara Maruzza !!! Pippicalzelunghe

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  5. Concordo pienamente con l'impressione espressa nella conclusione attraverso il binomio cultura e bellezza: la cultura - l'aspirazione ad essa - conferisce una bellezza interiore che riluce anche esteriormente. Buona serata.

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