mercoledì 14 giugno 2017

Io a Rosy voglio bene ...

Non ho mai fatto mistero della simpatia che nutro per Rosy Bindi.
Riporto di seguito un post di Nando Dalla Chiesa che parla di lei, del sig. Salvatore Riina e del prof. Paolo Giaccone, la cui memoria non dovremo mai stancarci di onorare.

"Rosy Bindi ha fatto l’unica cosa che una autorità dovesse fare di fronte alle teorie in libertà sulle condizioni di Totò Riina. Senza annunciarsi con fragor di trombe e telegiornali è andata a vedere sul posto a Parma, portandosi i due vicepresidenti della Commissione parlamentare antimafia. 
Così ha scoperto che Riina non è affatto sepolto in carcere ma viene curato fuori in strutture ospedaliere specializzate. Che è su sedia a rotelle ma autonomo nelle altre funzioni, lucido e in grado di intendere e volere. E ha ribadito che non esiste legge che preveda per alcun ergastolano il diritto di trascorrere l’ultima parte della vita fuori dal carcere. Tanto meno se è ancora il capo di Cosa Nostra. Davvero il diritto vola dove vuole lui, e si fa grande dipingendo realtà inesistenti… 
E a proposito di perizie, e di rapporti tra mafia, giustizia e medicina, vi racconto qui sotto una storia istruttiva, quella del medico palermitano Paolo Giaccone. 
Leggetela….
Dott. Prof. Paolo Giaccone


Attenzione, questa è una favola vera. C’era una volta un signore che in gioventù aveva pensato di dedicare la propria vita a un nobile ideale. Si era interrogato se fare il missionario in continenti lontani o il maestro in paesi di montagna o il difensore della legge in mezzo ai prepotenti. Aveva scelto invece di fare il medico ... (da qui).

Nessun commento:

Posta un commento