mercoledì 15 novembre 2017

Vita verde, secondo Alex

Altre virtù verdi, secondo Alex Langer:
Un’altra virtù verde è l’obiezione di coscienza (…): la capacità di dire di no al potere, ma anche la capacità di obiezione anti-consumistica, di obiezione al conformismo televisivo, di obiezione da parte di operai o tecnici alla produzione delle armi. (…) Occorre rifiutare di apportare il proprio contributo anche coattivo, anche estorto con la legge, che ci farebbe essere dei pezzetti di un ingranaggio.
Altri due aspetti di virtù verdi:  1) Privilegiare il valore d’uso al valore di scambio: (…) siamo talmente succubi di una logica meramente economica che ormai ogni cosa vale per quel che po’ dare sul mercato. Privilegiare il valore d’uso rispetto al valore di scambio può voler dire tante cose: dal riciclaggio delle cose già usate, fino al fatto di riconoscere un valore a quelle cose che sono ormai considerate alla stregua di delle merci; l’acqua potabile, l’aria che respiriamo … 2) Privilegiare la sussistenza rispetto al profitto, al mercato. I verdi dovranno lavorare molto per vedere se esistono modelli praticabili anche in una società industrializzata, modelli in cui l’economia sia principalmente funzionale alla sussistenza, cioè a vivere, con una qualità della vita più frugale ma non per questo meno ricca di soddisfazione, invece che orientare tutto al mercato.
Ancora una considerazione: forse la quintessenza di quello che siamo abituati a chiamare progresso è la crescente capacità che, grazie alla tecnica e alla scienza, l’umanità industrializzata ha raggiunto, di svincolare tra di loro i costi dai benefici. Oggi, per esempio, chi apre il rubinetto e fa venir fuori l’acqua ha i vantaggi dell’acqua potabile, ma tutto quello che c’è a monte e a valle, tutta l’economia idrica (…) esce dal nostro orizzonte. (…) Inoltre, il nostro sistema capitalistico e industrialista ha raggiunto un’alta capacità di devolvere i costi su altri rispetto a coloro che ne ricavano i benefici. Su altri, nel senso di rimandare i nodi, di rimandare il pagamento in là, ad altre classi sociali e ad altre aree geografiche come il Sud, il Terzo mondo o anche molto più in là nel tempo, alle generazioni che verranno dopo. Qui nella nostra regione abbiamo ancora i danni prodotti dai disboscamenti operati dai veneziani per allestire le flotte e andare in Oriente … (…) 
Questo sistema di scissione tra costi e benefici, benefici a noi e costi scaricati altrove (…) è molto difficile da modificare anche perché coinvolge la quota di risorse che ciascuno di noi consuma. Se tale quota la moltiplichiamo per il numero di abitanti del pianeta, sicuramente la nostra “spesa” energetica, non in termini di soldi, ma di energia non nostra che consumiamo, non basterebbe per tutti. C’è chi consuma troppo. L’idea di far arrivare tutti a uno standard energetico come il nostro è incompatibile con il pianeta …

(intervento al convegno Il politico e le virtù , tenutosi nel 1987 a Brentonico, Trento, riportato in “Il viaggiatore leggero”, scritti di Alex Langer, Sellerio, Palermo, ed. 2005, €12)



2 commenti:

  1. Ricordo di aver anch'io fatto l'obiettore di coscienza anni fa. E' chiaro che sia necessaria una vita più sostenibile mentre adesso profitto, mercato, finanza sono i nostri veri padroni creando così un solco sempre più profondo tra chi ha troppo e chi nulla o quasi. PS; Arrivo dal blog di Santa S.

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    1. Benvenuto Daniele. Felice di saperti obiettore di coscienza. Anche se siamo voci in minoranza, come ci esortava Alex Langer, dobbiamo continuare a lottare contro le ingiustizie e a batterci per salvaguardare la salvezza della terra.

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