sabato 17 febbraio 2018

Italia, capitale mondiale della bellezza

         Non  ce l’ha fatta Agrigento ad essere nominata capitale italiana della cultura per il 2020, traguardo prestigioso conseguito da Parma. In Italia siamo comunque circondati da cultura e bellezza. Lo sapevate che deteniamo il record per numero di siti patrimonio mondiale dell’umanità? 
Cappella Palatina - PA (foto marid@solcare)


       L’Unesco nel 1972 ha deciso di identificare e dichiarare “patrimonio mondiale dell’umanità” i luoghi di particolare interesse storico, culturale, paesaggistico e artistico. Secondo l’ultimo aggiornamento, effettuato nel luglio 2017 nella riunione del 41° Comitato per il patrimonio dell’umanità, la lista è composta in totale da 1073 siti (di cui 832 inerenti beni culturali, 206 naturali e 35 misti) presenti in 167 nazioni.
      L’Italia (301.000 kmq di arte, cultura e bellezza) detiene il primato mondiale per numero di siti inclusi nella World Heritage List (53 siti),  seguita a ruota dalla Cina (52), e poi dalla Spagna (46), dalla Francia (43) e dalla Germania (42). Tra le regioni italiane, fanno la parte del leone Lombardia, Toscana, Sicilia e Campania. In particolare, la grandezza storica, naturale e culturale della Sicilia è testimoniata dal riconoscimento di ben sette siti: il Parco Archeologico di Agrigento, la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, le Isole Eolie, le città barocche della Val di Noto, Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica, il Monte Etna. Infine, il più recente prestigioso riconoscimento riguarda il percorso arabo-normanno di Palermo (che comprende Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina, la Zisa, Cattedrale di Palermo, Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, Chiesa di San Cataldo e Ponte dell’Ammiraglio) con le cattedrali di Monreale e Cefalù.
Ma quali requisiti sono necessari a un luogo di particolare interesse storico, culturale, paesaggistico e artistico per  poter ambire alla qualifica di “sito patrimonio mondiale dell’umanità”? I siti designati devono essere di “eccezionale valore universale” e soddisfare almeno uno dei seguenti dieci criteri stilati dalla Conferenza generale dell’Unesco: 

  1. Rappresentare un capolavoro del genio creativo umano; 
  2. Testimoniare un cambiamento considerevole culturale in un dato periodo sia in campo     archeologico che architettonico che della tecnologia, artistico o paesaggistico; 
  3. Apportare una testimonianza unica o eccezionale su una tradizione culturale o della civiltà; 
  4. Offrire un esempio eminente di un tipo di costruzione architettonica o del paesaggio o tecnologico illustrante uno dei periodi della storia umana; 
  5. Essere un esempio eminente dell’interazione umana con l’ambiente; 
  6. Essere direttamente associato a avvenimenti legati a idee, credenze o opere artistiche e letterarie aventi un significato universale eccezionale (possibilmente in associazione ad altri punti); 
  7. Rappresentare fenomeni naturali o atmosfere di una bellezza naturale e di una importanza estetica eccezionale; 
  8. Essere uno degli esempi rappresentativi di grandi epoche storiche a testimonianza della vita o dei processi geologici;
  9. Essere uno degli esempi eminenti dei processi ecologici e biologici in corso nell’evoluzione dell’ecosistema; 
  10. Contenere gli habitat naturali più rappresentativi e più importanti per la conservazione delle biodiversità, compresi gli spazi minacciati aventi un particolare valore universale eccezionale dal punto di vista della scienza e della conservazione

Maria D'Asaro
I primi trenta Paesi del mondo per siti dichiarati dall'Unesco patrimonio dell'umanità

2 commenti:

  1. Come avevo commentato stamattina, ma blogspot ha cancellato il commento, l'Italia è un paradiso della cultura peccato che sia complicato viverci.

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  2. @Daniele: mi dispiace per i pasticci della piattaforma ... Grazie della tua attenzione e del commento. Concordo con te: non è facile vivere in Italia (pensa come è difficile per me, talvolta, vivere a Palermo ...). Ma in qualche altro posto magari si sta peggio. Lottiamo insieme per migliorare la nostra terra!

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