domenica 24 giugno 2018

Manifesta 12: Palermo capitale europea dell'arte


      Con circa cinquanta artisti internazionali che hanno esposto le loro creazioni e installazioni in varie sedi della città, il sedici giugno è stata inaugurata a Palermo la 12° edizione di Manifesta, mostra itinerante di arte visuale contemporanea. La prima edizione di Manifesta ebbe luogo a Rotterdam nel 1996, su idea della storica dell’arte Hedwig Fijen, ancora oggi alla guida dell'evento insieme a Peter Paul Kainrath, con il sostegno di varie organizzazioni artistiche governative nazionali e  di un team di specialisti internazionali.
L’iniziativa, che dal 1996 viene ospitata ogni due anni in una diversa città europea, nacque con lo scopo di creare una piattaforma paneuropea per le espressioni artistiche contemporanee, dopo il riavvicinamento delle varie anime del continente reso possibile dalla caduta del muro di Berlino e la scomparsa della cortina di ferro tra i paesi dell’est e quelli dell’ovest. La Città di Palermo è stata selezionata dal comitato di Manifesta per la sua rilevanza su due temi fondamentali per l’Europa contemporanea: migrazione e condizioni ambientali. La ricchezza storica e antropologica della città – dove, da circa venti secoli, risiedono gruppi umani diversi, con significative connessioni con l’Africa del Nord e il Medio Oriente – si riflette sulla società multiculturale palermitana, posta nel cuore del Mediterraneo. Non a caso il tema di Manifesta 12 è Il Giardino Planetario. Coltivare la coesistenza.
Per approfondire i temi della biennale, i visitatori possono partecipare alle visite accompagnati da una guida - chiamata Giardiniere - ed esplorare le tre principali sezioni della mostra: Garden of FlowsOut of Control Room e City on Stage. Simili ai veri giardinieri, le guide propongono ai visitatori spunti, notizie e riflessioni, seminando e facendo crescere semi di cultura e curiosità. In particolare, le visite nella sezione Garden of Flows (ospitate  all’Orto Botanico e a Palazzo Butera) esplorano i temi della tossicità, della vita delle piante e della cultura del giardinaggio; la sezione Out of Control Room indaga e approfondisce il ruolo del potere nel regime attuale di flussi globali e costanti cambiamenti (i progetti artistici di tale settore sono presentati a Palazzo Ajutamicristo e a Palazzo Forcella De Seta)la visita guidata della sezione City on Stage riguarda infine le opere in dialogo diretto con la città, le sue comunità, le sue tradizioni e gli spazi pubblici: tali creazioni sono disseminate in tutta l’area urbana (a Pizzo Sella, ZEN, Chiesa di S. Maria dello Spasimo, Giardino dei Giusti, Volpe Astuta, Quattro Canti e Costa Sud).
“La presenza di Manifesta 12 quest’anno a Palermo è un’opportunità fantastica per la città, per rafforzare la sua identità locale e internazionale, per apprezzare il significato della sua dimensione e identità mediterranea e mediorientale: Palermo ha portato Manifesta nel Mediterraneo e il Mediterraneo in Europa.” – ha dichiarato Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo. L’edizione palermitana di Manifesta 12 sarà la più lunga tra quelle sinora organizzate e terminerà il 4 novembre 2018. I vari siti artistici saranno fruibili dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 20.00, alcuni a ingresso libero.
Infine - da un’idea di Daniele Di Gregoli - un omaggio analcolico alla biennale: un cocktail floreale e profumato, che ha come ingredienti sciroppo alle rose, ginger beer, zenzero fresco grattugiato, essenza di scorza d’arancia. Con “Manifesta” – questo il nome del cocktail – un brindisi  dunque a Palermo, nel 2018  capitale due volte: dell’arte e della cultura.
Maria D’Asaro  - Il Punto Quotidiano


4 commenti:

  1. Molto interessante. Solo la cultura - in tutte le sue forme - ci può salvare...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @Rossana: approfitto per augurarti buona domenica. Un saluto cordiale.

      Elimina