domenica 17 giugno 2018

Un cavallo per amico per ragazzi speciali

       Trentanove ragazzini dai sei agli undici anni – alcuni con sindrome di down,  altri con autismo o con situazioni familiari e vissuti personali difficili e dolorosi - alunni di sette scuole primarie di Palermo, in primavera hanno fatto lezione in modo diverso: all’aperto, a contatto con la natura, in un maneggio cittadino, con cavalli e cani come “insegnanti”. 
       L’organizzazione dell’esperienza educativa è stata possibile grazie alla sinergia tra le scuole, il servizio contro la Dispersione scolastica del comune di Palermo e l’Osservatorio “Maredolce”, diretto dal Preside Vito Pecoraro, che coordina nella periferia est del territorio cittadino la rete di scuole per la promozione del successo formativo. Operatori sociali e docenti della rete hanno progettato questo particolare momento didattico nella consapevolezza che, per sollecitare la crescita cognitiva e relazionale di bambini con problemi, bisogna ricorrere a una pluralità di stimoli comunicativi, variando e arricchendo l’ambiente di apprendimento.
           Ad aprile e maggio scorso quindi, per due giorni a settimana, i normali ritmi scolastici di questi ragazzini ‘speciali’ si sono intrecciati con la possibilità di un contatto ravvicinato, diretto e nutriente, con gli animali: prendere contatto con loro, cavalcare e prendersi cura dei cavalli, dando loro il cibo e aiutando gli addetti a pulirli e a mettere in ordine la stalla, giocare con Pepe, cagnolino vivace e affettuoso, è stato per tutti un momento coinvolgente, emozionante, indimenticabile.
Morena, cavalla bianca paziente e docile, si è fatta accarezzare e cavalcare da tutti i ragazzini, alcuni dei quali sono riusciti persino ad andare al trotto e a saltare alcuni ostacoli. 
Pepe, Morena e gli altri animali hanno compiuto un miracolo che talvolta non riescono a fare neppure gli umani: donare ai ragazzi fiducia in se stessi, un sorriso e la gioia di vivere.
          Maria D'Asaro: Il Punto Quotidiano.



4 commenti:

  1. Mio nipote aveva 8 anni quando morì suo padre. L'equitazione lo salvò dalla depressione. Ora ha 14 anni e il rapporto con i cavalli continua ad aiutarlo a mantenere il suo equilibrio.

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    1. @Lucia Comparato: grazie della condivisione della tua accorata testimonianza. Un abbraccio.

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  2. Gli animali sono un'ottima terapia contro tristezza e tante altre situazioni, i cavalli forse più di tutti. Bellissima questa iniziativa.

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    1. @Daniele: una delle ottime iniziative della buona volontà di operatori scolastici palermitani.

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