giovedì 8 novembre 2018

Un Dio simpatico e ... un prete speciale


 

       Il libro sarà presentato venerdì 9 novembre 2018 alle ore 18 a Palermo, presso la Libreria delle Paoline di via Vittorio Emanuele II  (davanti alla Cattedrale), da Fernanda Di Monte e da Augusto Cavadi e Maria D'Asaro (curatori).

Sarà presente l'autore.






(dalla quarta di copertina del libro)
Il 30 settembre 2018 don Cosimo Scordato, prete bagherese da molti anni operante a Palermo, ha compiuto 70 anni. Alcuni amici gli hanno preparato una sorpresa: invece che una laurea in Albania o un attico al Colosseo, “a sua insaputa”  gli hanno regalato questo libro che raccoglie alcune delle sue pagine più belle e più intense (molte delle quali ormai introvabili). Chi lo ha conosciuto in Italia e all’Estero potrà riconoscere il taglio, e il timbro, della sua notevole cultura teologica, filosofica, antropologica, sociologica e pedagogica. Chi non l’ha (ancora) conosciuto di persona  -  né partecipato alla celebrazione eucaristica domenicale che egli celebra nella chiesa di San Francesco Saverio (quartiere Ballarò) – potrà farsi una prima idea della sua straordinaria attitudine comunicativa.

Cosimo Scordato (Bagheria, 1948) insegna teologia sistematica presso la Facoltà teologica di Sicilia di Palermo. E’ rettore della chiesa “San Francesco Saverio”  all’Albergheria e co-fondatore, con alcuni laici,  dell’omonimo Centro sociale (aconfessionale, apartitico e autofinanziato). Tra i primissimi preti, negli anni Ottanta del secolo scorso, a impegnarsi attivamente nel movimento anti-mafia è ormai un riferimento irrinunciabile per la comunità ecclesiale e civile. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Dalla mafia, liberaci o Signore. Quale l’impegno della Chiesa ? (Di Girolamo, Trapani 2014) e Libertà di parola (Cittadella, Assisi 2013).


3 commenti:

  1. uno di quei preti che seminano confusione e che i vescovi non hanno il coraggio di allontanare e/o di riprendere severamente...

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    1. @eranuova: buongiorno. Grazie per la visita al blog. Se vuole, chiarisca meglio la sua affermazione. In che senso don Cosimo Scordato "seminerebbe confusione" e dovrebbe essere ripreso dalla gerarchia ecclesiastica?

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