giovedì 3 gennaio 2019

Dove c'è amore, c'è famiglia


       Allora: oggi è la festa della … famiglia, l’ho capito. Ma quale aggettivo avete indicato? Santa o Sacra? Santa famiglia, non sacra! Perché a sacra di oppone un aggettivo, profana, e non c’è invece una famiglia sacra e una profana. Ce n’è soltanto una che è santa. A santa non si oppone niente …
       Ma c’è una condizione perché la famiglia possa essere celebrata come santa, è bene chiarirlo subito: che ci sia l’amore, a farla nascere, ad alimentarla, a farla crescere. E quindi è l’amore che la va rendendo santa. Se dovesse venire a mancare l’amore, diventa un inferno. I femminicidi (o i maschicidi o ciò di cui veniamo a conoscenza parzialmente) sono fondati su un equivoco: che volendo a tutti i costi salvare la famiglia, si è disposti a sacrificare le persone.
         No: la famiglia non è un Moloc a cui dobbiamo sacrificare le persone … Ha senso ed è santa soltanto nella misura in cui i rapporti tra i genitori, tra genitori e figli, sono rapporti costruiti, alimentati con l’amore. L’amore fa stare meglio le persone. La mancanza di amore provoca depressione, insonnia, malcontento, diarrea, invidia, disperazione … Ecco cosa prova la mancanza d’amore e la convivenza forzata senza amore: un supplizio.
         E allora, care sorelle e fratelli, festeggiamola la festa della famiglia santa, cioè la famiglia che si armonizza ogni giorno guardandosi e dicendosi a vicenda: “Io ti voglio bene, sono qua per te … siamo qua insieme. Vogliamo continuare a costruire qualcosa di bello”.
        Facciamola così, questa festa. Anzi, facciamola diventare la nostra festa 
        Ciò non significa che tutto è facile, nelle relazioni. Perché qualche incomprensione ci può stare, ci può stare anche qualche momento di tensione, ma senza volersi male, senza ferirsi, senza colpirsi, ma passando attraverso un confronto propositivo e creativo, in maniera tale che dal confronto nasca qualcosa di ancora meglio … Perché non dobbiamo vagheggiare un’utopica condizione familiare in cui non ci sia nessuna discussione, no, può capitare, anzi ci sono momenti di transizione – la nascita dei figli, nuovi incontri … - che rimettono in discussione tante cose che sono presenti implicitamente e che ora devono essere riportate in evidenza, portate alla luce, discusse.
          Io vi auguro soltanto questo: che la famiglia di ciascuno di noi sia una famiglia che si alimenti al fuoco dell’amore. E quando ci sono discussioni, alla fine tornate a farvi la domanda o tornate alle evidenze che spesso si danno per scontate e non si dicono più: “Io sono qui con te perché ti amo, perché ti voglio bene, perché mi piace stare con te … “ Ma bisogna tornare a dirselo, altrimenti si trascinano situazioni che si vanno appesantendo e rendono sempre meno gradevole lo stare insieme.
E questo vale per tutte le famiglie: quelle cosiddette naturali – ma le altre non sono artificiali! O soprannaturali o chissà cosa … - quelle cosiddette di fatto, con la complessità di relazioni che vengono alimentate, che si vanno riconfigurando … 
          Dove c’è amore non ci si può fare del male, anzi c’è un sovrappiù di benessere. Anche se le trasformazioni che sta subendo nella nostra società la famiglia non sono così ovvie e vanno accompagnate con grande rispetto, senza ripicche, senza voler penalizzare l’una o l’altra forma, ma pensando al bene dei figli, al bene che deve essere salvaguardato per tutti.
        Ed è questo quello che è bene che noi ci auguriamo o ci benediciamo a vicenda.

(Omelia pronunciata da don Cosimo Scordato il 30.12.2018 a Palermo, nella chiesa di san Francesco Saverio. Il testo non è stato rivisto dall'autore:  eventuali errori o omissioni sono della scrivente, Maria D’Asaro, che si assume pertanto la responsabilità delle eventuali imprecisioni e manchevolezze della trascrizione)


4 commenti:

  1. Sono le parole più sensate che abbia letto sulla famiglia. Bellissime! E senza discriminazioni. Buon anno, Maria, continua a trasmetterci le tue esperienze e i tuoi pensieri!

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    1. @Veronica: buon 2019 anche a te, Veronica. Grazie, anche da parte di Cosimo Scordato, del tuo apprezzamento.

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  2. Che belle parole, parole d'amore come dovrebbe essere. Fanno ben sperare per questo nuovo anno. Danno fiducia...
    Grazie per questa condivisione d'amore e buon inizio d'anno anche a te cara Maria.

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  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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