domenica 26 maggio 2019

Palermo, al centro storico è tutta un’altra musica …

        “La musica salverà il mondo”, o almeno i ragazzini: questa l’intuizione geniale di Josè Antonio Abreu, economista e musicista venezuelano che, nel 1975, ideò e promosse nel suo paese un modello didattico musicale, chiamato “El Sistema”, che consisteva in un programma di educazione musicale pubblica, diffusa e capillare, con accesso gratuito e libero per bambini e ragazzi di tutti i ceti sociali. Con l’educazione musicale e la promozione della sua pratica collettiva attraverso orchestre sinfoniche e cori, i ragazzi imparavano a collaborare per raggiungere un obiettivo, a seguire delle regole, a rispettare ruoli e funzioni. Tale pratica si è rivelata particolarmente efficace e positiva per i ragazzi che provengono da situazioni sociali disagiate: attraverso la disciplina musicale e l’impegno comunitario, i giovani musicisti hanno la possibilità di sfuggire alla violenza e al degrado, in un contesto di riscatto umano e sociale. Abreu è morto nel 2018, ma “El Sistema” è assai diffuso in Venezuela ed è tutt’ora praticato da circa 400.000 ragazzi.
L'orchestra "Quattrocanti" col direttore Pietro Marchese

          Nel novembre del 2012 l’intuizione pedagogico-musicale di Antonio Abreu è stata accolta anche a Palermo. Nella parrocchia di san Mamiliano, sita nel centro storico di Palermo, è nata infatti l’orchestra “Quattrocanti”, con un nucleo iniziale di 40 bambini dai sei ai 14 anni. I bambini sono stati messi davanti agli strumenti musicali senza conoscere neppure l’abbiccì della materia; ma a poco a poco, col metodo “Abreu” e la cura paziente di alcuni musicisti/educatori, hanno imparato a suonare, nella gioia e nel divertimento dell’apprendere a fare musica insieme.
        Oggi l’orchestra “Quattrocanti” è composta da circa sessanta ragazzi, che vanno dai 6 ai 17, 18 anni - il 30% dei quali provengono dalle diverse etnie presenti in città – e suonano strumenti a fiato, ad arco e a percussione. «I ragazzi dell’orchestra ‘Quattrocanti’- afferma padre Bucaro, parroco di san Mamiliano – sperimentano come lo stare insieme crei bellezza e armonia. Hanno imparato non solo a suonare, ma a crescere come comunità, nel rispetto degli altri e delle regole sociali. E poi la convivenza formativa viene alimentata anche con incontri extra: in estate i ragazzi hanno l’opportunità di vivere una settimana di condivisione, in una zona verde vicino Palermo, a Bosco Ficuzza, anche con i maestri di musica e gli educatori.». 

       
        Il direttore dell’orchestra sottolinea poi che, sebbene del tutto digiuni di musica, il 100% dei ragazzi ha imparato a suonare lo strumento assegnato, affinando abilità a talenti naturali e accrescendo la loro autostima.
         Oltre ad animare con la loro splendida musica momenti importanti della comunità palermitana, i piccoli musicisti dell’orchestra – che si distingue in Italia per essere una delle prime orchestre giovanili multietniche - si sono già esibiti al teatro Bellini, a Catania, al Palazzo Sforzesco a Milano e a Roma, davanti a papa Francesco. 



Maria D’Asaro, 26.05.2019, il Punto Quotidiano

P.s. L'orchestra si esibirà a Palermo, giovedi 20 maggio prossimo, al teatro "Politeama", alle ore 21: biglietto al prezzo simbolico di 1 euro!

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