martedì 9 luglio 2019

La Loba

           C’è una vecchia che vive in un luogo nascosto dell’anima che tutti conoscono ma pochi hanno visto. Come nelle favole dell’Europa orientale, pare in attesa di chi si è perduto, di vagabondi e cercatori. […] 
          L’unica occupazione de La Loba, Donna-Lupa, è la raccolta delle ossa. Notoriamente raccoglie e conserva in particolare quelle che corrono il pericolo di andare perdute per il mondo. La sua caverna è piena di ossa delle più varie creature del deserto: il cervo, il crotalo, il corvo. Ma si dice che la sua specialità siano i lupi.
           Striscia e setaccia le montagne  e i letti prosciugati dei fiumi alla ricerca di ossa di lupo, e quando ha riunito un intero scheletro, quando l’ultimo osso è al suo posto e la bella scultura bianca della creatura sta davanti a lei, allora siede accanto al fuoco e pensa a quale canzone cantare.
           E quando è sicura si leva sulla creatura, solleva su di lei le braccia, e inizia a cantare. Allora le costole e le ossa delle gambe cominciano a ricoprirsi di carne e la creatura si ricopre di pelo. La Loba canta ancora e altre parti della creatura tornano in vita; la coda, ispida e forte, si rizza.
        E ancora La Loba canta e il lupo comincia a respirare. E ancora La Loba canta così profondamente che il fondo del deserto si scuote, e mentre lei canta il lupo apre gli occhi, balza in piedi e corre lontano giù per il canyon.
         In un momento della corsa, per la velocità della corsa medesima, o perché finisce in un fiume, o perché un raggio di sole o di luna lo colpisce al fianco, il lupo è d’un tratto trasformato in una donna che ride e corre libera verso l’orizzonte.
        Dunque ricordate – se vagate nel deserto ed è quasi l’ora del tramonto e vi siete un po’ perdute e siete stanche – che siete fortunate, perché forse La Loba può prendervi in simpatia e mostrarvi qualcosa, qualcosa dell’anima.
(Clarissa Pinkola Estès: Donne che ballano coi lupi, pagg. 3,4)

Ringrazio Patrizia A. che mi ha ricordato l’esistenza di questo splendido libro.






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