giovedì 17 ottobre 2019

Hevrin ... perchè?

Hevrin Khalaf
         Oltre a leggere, scribacchiare e studiare, nostra signora aveva scoperto il piacere della casalinghitudine. E s’industriava anche a pulire a fondo alcuni cassetti e far prendere il sole alle tovaglie comprate da mamma o zia Iole. Cose da femmine, inutili e insulse …  
       Però, pur se impegnata in queste minuzie, non era sorda al rumore e all'affanno del mondo. Era sconvolta perchè altre donne morivano in mare, abbracciate ai loro figlioli, che volevano far vivere in una terra migliore … 
       E una donna -  “un ingegnere civile laureatasi presso l’Università di Aleppo nel 2009, una delle fondatrici della Fondazione per la scienza e il libero pensiero nel 2012; sino al 2015 vicepresidente della commissione per l'energia nella regione di Jazira;  il cui partito, il Future Syria Party, aveva preso parte all'amministrazione della Siria settentrionale” (da qui) - qualche giorno fa era stata orrendamente uccisa in un agguato, in Siria, assieme ad altre persone. 
                    Si chiamava Hevrin Khalaf. Aveva solo 35 anni. L’età esatta di sua nipote.

Hevrin aveva preso parte ai negoziati con gli Stati Uniti, la Francia e altre delegazioni. Era conosciuta per le sue capacità diplomatiche e aveva lavorato per aumentare la tolleranza e l'unità tra cristiani, arabi e curdi.
           Nostra signora continuava triste, in silenzio, a pulire tovaglie e cassetti. Sperando che un giorno gli uomini si stancassero di tanta inaudita, inutile, inumana violenza. E cominciassero a fare pulizia nei cassetti della loro anima e nel loro cuore.

          Ecco i versi che Daniele Verzetti ha dedicato  qui, nel suo blog, a Hevrin, martire laica dei nostri giorni:

Hevrin
Ambasciatrice di armonia e concordia
Vera operatrice di integrazione
Membro del Partito Futuro Siriano

La tua battaglia di pace
Era scomoda per chi non vuole pace in quell'area
Per chi vuole caos e violenza
Per chi non può accettare
Che sia pure una donna a chiedere tutto questo.

Era solo questione di tempo
In un mondo che non sostiene donne coraggiose e forti come te
Era solo questione di tempo
Per un'area in guerra dove non esiste nè legge nè giustizia
Era solo questione di tempo
E poi sapevi che sarebbe successo
Era solo questione di tempo.

Ma tu non hai smesso di lottare per la causa
Non hai ceduto alla paura
Non hai voluto rinunciare ad agire per la pace.

E ti hanno uccisa
In un vile agguato
Trivellando di colpi l'auto sui cui viaggiavi
E giustiziandoti.

E noi
Tutti noi siamo colpevoli quanto i tuoi assassini
Colpevoli per il nostro disinteresse
Colpevoli di vivere a ritmo convulso e frenetico
Non fermandoci un solo istante a pensare, riflettere
Colpevoli di superficiale ignoranza.

Hevrin
Il suono della tua voce
Come monito per noi poveri mortali
Il suono della tua voce
Come sprone a seguire le tue orme
Il suono della tua voce
Per non lasciare che il tuo percorso di vita
Svanisca nella sabbia
Il suono della tua voce
Per non permettere che cresca il deserto
Anche dentro l'animo umano.

4 commenti:

  1. Post eccezionale, sono onorato che tu abbia anche postato i miei versi, grazie.

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    1. @Daniele: grazie a te per la profonda umanità che esprimi con le tue poesie. La tua poesia per Hevrin, a mio avviso, è bellissima. E dà voce a riflessioni, denunce, sentimenti e auspici che condivido.

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  2. se metà dei nostri rappresentanti politici andasse a fare politica in quei posti senza telecamere e qui venissero attivisti come Hevrin da tutto il mondo senza telecamere tutti avremmo di sicuro dei grandi benefici.

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