domenica 7 giugno 2020

Palermo, cena con Socrate e Aristotele

      Palermo – Su iniziativa di un filosofo ‘patentato’, il professore Augusto Cavadi, e di un non-filosofo, il dottore Pietro Spalla che nella vita fa l’avvocato, a Palermo da quasi vent’anni un gruppetto di persone si incontrano due sere al mese per condividere le riflessioni su un testo, scelto di comune accordo, e che ciascuno si impegna a leggere in anticipo.
     Questi gli ingredienti delle cosiddette “Cenette filosofiche”, appellativo con cui sono definiti gli incontri. Cenette perché, prima della discussione comunitaria, chi vuole può condividere insieme una pizza; filosofiche perché i “cenacolanti” fanno filosofia insieme: infatti, secondo l’insegnamento e il metodo di Socrate, discutono liberamente - senza dogmi, maestri e verità preconcette - e si confrontano sui temi di natura esistenziale, psicologica, sociale e politica che emergono dalle pagine del libro prescelto.
      In questi anni, gli appassionati del confronto filosofico hanno meditato con giganti della letteratura quali Dostoevskij e Marguerite Yourcenar, e i loro capolavori “Memorie dal sottosuolo” e “Le memorie di Adriano; con filosofi del calibro di Voltaire e il suo “Candido”; hanno riflettuto sui nessi tra meccaniche celesti e pensieri quotidiani con i best sellers  “Sette brevi lezioni di fisica” di Carlo Revelli e “Il Tao della fisica” di Fritjof Capra; si sono chiesti quale sia “La vita autentica” con l’omonimo saggio del teologo Vito Mancuso; si sono interrogati su questioni cruciali quali l’eutanasia prendendo spunto dal saggio a più voci “Laici e cattolici in bioetica”.
         Ancora, leggendo insieme “Nulla da cercare” di Thich Nhat Hanh hanno approfondito temi cari al buddismo e alla spiritualità zen; meditando su “I come invidia” dello psicoterapeuta Giovanni Salonia hanno preso coscienza della più sterile e triste delle passioni; con “Se niente importa”, del giornalista statunitense Jonathan Safran Foer, si sono confrontati sulle abitudini alimentari – mangiare o no gli animali? – e le conseguenze planetarie, ecologiche ed economiche, della scelta di cosa mettere sul piatto.
Augusto Cavadi
     Nei tempi del lockdown, le cenette filosofiche dal vivo sono state ovviamente sospese; con l’utilizzo di una delle tante piattaforme d’incontro on line, è stato comunque possibile organizzare due incontri telematici, incentrati addirittura sui contenuti di due canti del Paradiso dantesco.
   I testi e i temi citati sono stati solo alcuni dei compagni di viaggio degli “amanti di Sofia”, che nella vita sono pensionati, medici, insegnanti, farmacisti, avvocati, disoccupati, neuropsichiatri, bancari, credenti, non-credenti …  Accomunati comunque dal desiderio di interrogarsi sulle grandi questioni che continuano a interpellare gli esseri umani. A riprova che, come affermato da Socrate e teorizzato poi da Aristotele nel suggestivo incipit ai libri della Metafisica: “Tutti gli uomini per natura tendono al sapere".
           La pratica filosofica infatti, come la intendono i “cenacolanti” palermitani e come l’ha teorizzata il docente e filosofo Augusto Cavadi, non ha niente da spartire con l’esercizio accademico - talvolta meramente erudito e cerebrale - nel cui sterile recinto, negli ultimi decenni, è stata confinata la filosofia; ma è, per dirla con le parole dello stesso Cavadi,  "Un modo di fare un passo indietro per guardare sé stessi e il mondo con occhi nuovi; una modalità di regalare un risveglio alle nostre potenzialità più intime e di immergersi in un bagno di 'senso' per uscirne più disposti a spendere in maniera dignitosa gli anni che ci restano da vivere sul nostro pianetino.  E’ un’esperienza di bellezza che ci rende meno prigionieri del nostro 'io' e più motivati a rapporti equi e sereni con le persone, gli animali e l’intera Terra."

Maria D'Asaro, 07.05. 2020, il Punto Quotidiano

2 commenti:

  1. Iniziativa interessante soprattutto perché si parla in piena libertà senza avere atteggiamenti da professoroni ma con uno spirito libero ed amante della filosofia e della vita

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