lunedì 4 gennaio 2021

Ecco Garry Davis, cittadino del mondo

      Palermo – In un tempo di chiusura e arroccamento nelle proprie piccole o grandi patrie, sia per la pandemia, ma anche per populismi e sovranismi imperanti, la scelta controcorrente e speciale compiuta nel 1948 dal cittadino statunitense Garry Davis merita di essere conosciuta. 
     Nato il 27 luglio 1921 nello stato del Maine, nell’estremo nordest degli USA, durante la seconda guerra mondiale Davis si arruolò nell’esercito americano come pilota di caccia bombardieri B-17. L’esperienza militare segnò profondamente la sua vita: Garry infatti rimase sconvolto dalle atrocità viste e compiute. Intanto purtroppo i bombardamenti compiuti col suo aereo causarono tante vittime alla città tedesca di Brandeburgo, mentre suo fratello maggiore morì in guerra. L’utilizzo poi, nel 1945, della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaky gli fece infine temere che una guerra futura combattuta con questa terribile arma potesse annientare l’umanità intera.
     Tutto ciò fece maturare in lui una decisione clamorosa: la rinuncia alla cittadinanza americana, avvenuta pubblicamente a Parigi il 25 maggio 1948, con la conseguente assunzione dello status di “cittadino del mondo”. La sua scelta fu appoggiata in Francia dagli scrittori Albert Camus e André Gide, dall’Abbé Pierre e da Robert Sarrazac, ex leader della Resistenza francese. Sarrazac si unì a Davis nella fondazione di un movimento transnazionale pacifico e cosmopolita. Così il 19 novembre di quello stesso anno, a una sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, Davis dichiarava: "Noi, il popolo, vogliamo la pace che solo un governo mondiale può dare … invece gli stati sovrani che dicono di rappresentarci ci dividono e ci conducono nell'abisso della guerra totale."  
     Nel gennaio 1949, sempre a Parigi, fondò poi il “Registro internazionale dei cittadini del mondo”, che nel tempo ha radunato tra i suoi iscritti oltre 750.000 persone.  Successivamente, il 4 settembre 1953, al registro internazionale ha fatto seguito l’Organizzazione del governo mondiale dei cittadini, con l'obiettivo  di promuovere dappertutto i diritti umani fondamentali; mentre nel 1954 è stata ufficializzata la “World Service Authority”, l’agenzia esecutiva e amministrativa del governo mondiale dei cittadini del mondo, incaricata di rilasciare passaporti e certificati  a coloro che chiedono di far parte della singolare associazione mondialista. 
      Negli anni novanta, Garry Davis si occupò anche di tutela della natura e partecipò nel 1992 a Rio de Janeiro al primo vertice mondiale sull’emergenza ambientale, avanzando interessanti proposte innovative. Fu in prima linea anche per nell’impegno per la libera circolazione delle notizie in tutto il pianeta e inviò nel 2012 a Julian Assange – fondatore di Wikileaks – il passaporto di cittadino del mondo. Nello stesso anno, ormai novantenne, aveva iniziato a trasmettere sulla Global Radio Alliance un programma radiofonico settimanale, il "World Citizen Radio".
    Garry Davis è morto a 91 anni, il 18 luglio 2013. E’ stato un pazzo? Un ingenuo? Un illuso? Sicuramente è riuscito a guardare più lontano di tanti suoi simili che trovano normale farsi la guerra e costruire armi capaci di distruggere sette Terre insieme. Forse è stato un visionario, un profeta che ha indicato un mondo migliore.

Maria D'Asaro, 3.1.21. il Punto Quotidano

2 commenti:

  1. È stato un grande. Chissà se oggi ci verrebbe ancora permesso un gesto simile o invece ci prevelerebbero a forza o cmq non accetterebbero una tale scelta

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    1. @Daniele: il tuo interrogativo è legittimo. Dovremmo forse essere in tanti a chiedere una cittadinanza mondiale, per dare la risposta... Buona domenica.

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