J. Sorolla: Le tre vele (1903) |
Nostra signora cammina spesso da sola nel suo quartiere. Le capita, talvolta, di avere un po’ di apprensione: magari quando porta fuori l’immondizia di sera o quando esce in una deserta domenica agostana.
Così quando incrocia una sua simile si sente più serena: che sia una ragazza col cagnolino, un’anziana signora con la spesa o un’enigmatica rossa che parla al cellulare. Non perché lei creda che le donne siano migliori degli uomini: ma perché sono state per millenni prive di potere e deputate alla cura. Questo, insieme al fatto che non stuprano, le rende meno pericolose. I dati lo confermano: le donne in prigione sono meno del 5% dei carcerati.
Ora però nostra signora teme che, nel cammino verso la parità, le sue simili stiano prendendo una pessima strada: intravvede in alcune troppa arroganza e durezza. E quelle al potere appoggiano il riarmo e alimentano imperturbabili venti di guerra. Aiuto…
Maria D’Asaro
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