Più che il modello ISEE, mi pare che sia lo stato di salute dei denti a dimostrare realmente se uno è ricco o povero. Da insegnante incontro tanti genitori: chi dice di non poter comprare libri per i figli e ha denti mal ridotti o gengive vuote, è sicuramente sincero. Altri indicatori di povertà sono i capelli lunghi e spenti delle madri, i pantaloni rabberciati dei padri, i giubbotti alla buona dei ragazzini. Ma il segno più evidente di chi non sa come camperà l’indomani è lo scollamento tra l’aspetto fisico e la carta d’identità: ci sono madri quarantenni che ne mostrano sessanta e padri precocemente invecchiati, ma anagraficamente solo trentenni. Come se gli anni vissuti siano stati per loro un inesorabile plotone d’esecuzione. La mamma di Lorenzo è del ’66, la rockstar Madonna del ’58: la prima sembra bisnonna della seconda.
Forse abbiamo abbandonato Marx in soffitta troppo presto…
“Centonove”: 06.02.09