Venerdì 1° marzo torna “M’illumino di meno”, la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili. L’iniziativa, promossa dalla trasmissione radiofonica ‘Caterpillar’ e da Rai Radio 2 già dal 2005, è giunta alla quindicesima edizione e, come ogni anno, chiede a tutti gli italiani – ma anche ai cittadini oltre confine sensibili all’invito ambientalista - di spegnere le luci non indispensabili. Si tratta di un'iniziativa simbolica e concreta che fa del bene al pianeta e ai suoi abitanti e ha lo scopo di sensibilizzare i cittadini sugli effetti negativi dell’inquinamento luminoso e sulla necessità di una razionalizzazione dei consumi.
Anche quest’anno, nella serata del 1° marzo, si spegneranno molte piazze italiane, alcuni importanti monumenti nazionali - la Torre di Pisa, il Colosseo, l'Arena di Verona - i Palazzi simbolo delle nostre Istituzioni politiche - Quirinale, Palazzo del Senato e Palazzo di Montecitorio- e tante case di normali cittadini. Negli scorsi anni, si sono spenti per M'illumino di Meno anche importanti siti europei come la Torre Eiffel a Parigi e la Ruota del Prater di Vienna. In decine di Musei si organizzeranno visite guidate a bassa luminosità; nelle scuole si discuterà di efficienza energetica, in tanti ristoranti si cenerà a lume di candela, in piazza si farà osservazione astronomica approfittando della riduzione dell'inquinamento luminoso.
In particolare, quest’anno l’iniziativa vuole farci riflettere sul ‘logorio’ esercitato sulla Terra dall’economia lineare: quella che estrae le materie prime, scava, coltiva, sfrutta allo stremo il pianeta. Quella che trasforma le materie in oggetti - cose utili e cose inutili - utilizzando molta energia; quella che ci chiede di usare le cose - un po', tanto oppure poco – e poi di buttarle. Ci sono molte pressioni perché le cose durino poco, l'economia lineare ha fretta e divora i materiali e non si occupa della gran mole di rifiuti prodotti dal sistema. L'economia lineare consuma la Terra perché le materie prime non sono infinite, la Terra non è infinita: ha i suoi limiti e ha cominciato a farcelo capire. La salvezza del genere umano sulla Terra passa dall'economia circolare: riutilizzare i materiali, ridurre gli sprechi, abolire “il fine vita”, mantenere, recuperare, rigenerare, tenere il più possibile in circolo.
Infine, come ogni anno, “Mi illumino di meno” propone un semplice decalogo per il risparmio energetico: tra i ‘precetti’ indicati, ne ricordiamo alcuni: spegnere le luci quando non servono; spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici; sbrinare frequentemente il frigorifero; se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre; ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria; utilizzare l’automobile il meno possibile, condividerla con chi fa lo stesso tragitto. Utilizzare la bicicletta per gli spostamenti in città.
Maria D’Asaro, 24.2.19, il Punto Quotidiano