Oggi la psico-psico ha accolto tante madri.
Stiamo così bene in due in un corpo solo
La prima è stata la più impegnativa: - Dottoressa, i valori renali di mio figlio sono alterati. Saranno necessari esami ulteriori e forse un ricovero …
Che vuoto mi hai lasciato, che spazio inutile dentro di me deve imparare a chiudersi. Il mio corpo ha perso il centro, da adesso in poi noi siamo due staccati, che possono abbracciarsi e mai tornare una persona sola
La psico-psico offre alla signora dei fazzolettini: - Grazie: in questo periodo ne uso tanti davvero
Gli uomini sono buoni a fare qualche mestiere e a chiacchierare, ma sono persi davanti alla nascita e alla morte (…) Ci vogliono le donne al momento della schiusa e all’ora di chiusura
Parlerò io con i docenti. Ci vediamo al ricevimento, a inizio Dicembre. - Sa dottoressa: mio figlio è così chiuso. Non parla della sua malattia. Mi dice soltanto: - Mamma, mi dispiace darti pensieri, mi dispiace farti soffrire … - Mi fa paura che non parla, mio figlio.
Mi fa paura che non piangi, figlio (…) Dormi, respira sazio, cresci (…), vivi ...
In ebraico esistono due emme, una normale che va in qualunque punto della parola מe una che va solo in ultima casa ם
Miriam ha due emme, una d’esordio e una terminale. Hanno due forme opposte. La emme finale è chiusa in ogni lato. Quella iniziale è gonfia e ha un’apertura verso il basso. E’ un’emme incinta.
(le frasi in corsivo sono tratte da: In nome della madre di Erri De Luca – Feltrinelli, Milano, 2006, € 7,50)