domenica 29 settembre 2024

Matematica, niente Nobel? C'è il Premio Abel

     Palermo – Il premio Nobel, voluto dallo svedese Alfred Nobel, industriale e inventore della dinamite, venne reso noto con una comunicazione ufficiale al Club Svedese-Norvegese di Parigi il 27 novembre 1895. I primi premi (per la pace, la letteratura, la chimica, la medicina e la fisica) furono assegnati nel 1901. Nel 1969 fu poi istituito anche il premio per l'economia. Resi noti a ottobre e consegnati a Stoccolma (tranne il Nobel per la pace, consegnato invece ad Oslo, il 10 dicembre), i Nobel sono i riconoscimenti più prestigiosi per le discipline di pertinenza.
    Tra i premi Nobel, grande assente però quello per la matematica. Perché? Circolano alcune ipotesi al riguardo. 
     Una sostiene che, quando il Nobel è stato istituito, esisteva già il progetto di un riconoscimento internazionale per la matematica proposto dal re di Svezia e Norvegia e probabilmente Alfred Nobel non voleva creare un doppione. E, comunque, pare che la matematica non godesse di eccessiva stima da parte di Nobel, più interessato alle scienze con ricadute pratiche che a una disciplina teorica come la matematica, incapace, a suo avviso, di apportare «considerevoli benefici all'umanità». 
     Ma circola anche un’altra ipotesi, un pettegolezzo non confermato: Alfred Nobel avrebbe escluso la matematica dalle discipline premiate dopo aver scoperto che (continua su il Punto Quotidiano)

Maria D'Asaro, il Punto Quotidiano, 29.9.24

giovedì 26 settembre 2024

Franz, che disse no a Hitler



      
    Cosa può dirci Franz Jägerstätter in un tempo così difficile e complesso come quello odierno? 
     Ne discuteremo insieme domani.











La locandina completa.
Qui e qui un paio di link su Franz.

martedì 24 settembre 2024

Agnes e la consegna di un granello di sabbia

        “Agnes Heller (1929-2019) è ungherese, nasce a Budapest in seno a una famiglia ebrea di origini austriache e fin da piccola è costretta a vivere con la paura delle persecuzioni razziali. Il padre, musicista e scrittore, infonde nell’animo di Agnes una grande passione per l’arte, per la musica e per la cultura in genere. Questi viene scoperto mentre soccorreva degli ebrei in fuga, e pertanto deportato ad Auschwitz, dove morirà nel 1943. La figura paterna sarà molto importante per la formazione umana e intellettuale della futura filosofa (…) che ricorderà sempre il seguente messaggio lasciatole dal padre: Mia amata figlia Agi, ricorda che se sceglierai la strada dell’amore la tua vita sarà bella e piena di armonia […]. Nonostante tutto quello che è accaduto negli ultimi anni, non ho mai perso la fede che se il male può prevalere per un breve periodo, alla fine il bene sarà vittorioso. Ogni persona buona porta il suo granello di sabbia per la sua vittoria finale. Conserva di me un ricordo amichevole e felice.

Giovanna Minardi,  Il male radicale. Genocidio, olocausto e terrore totalitario di Agnes Heller
 nel testo a cura di  Mariella Pasinati Corpi e parole di donne per la pace Navarra Palermo 2024

Oggi, ancora una volta, alcune donne di Palermo hanno manifestato a Piazza Vittorio Veneto a Palermo per chiedere: Fuori la guerra dalla Storia...


 


domenica 22 settembre 2024

“La congiura degli ignoranti”: la denuncia di Davide Miccione

       Palermo – “Pensare l’ignoranza ci disturba. È il nostro grande non detto”: non sta zitto invece il siciliano, docente e filosofo, Davide Miccione che, nel libro La congiura degli ignoranti (Valore italiano editore, Roma 2024), denuncia la dilagante diffusione dell’ignoranza oggi in Italia.  
      Lo fa con una scrittura intrigante, ricca di intelligente ironia, evidente anche nella titolazione di alcuni capitoli (Come finire il liceo e restare ignorante, Intervallo pandemico semiserio: balli e canti, La maturità si avvicina, fai outing e dillo a tuo padre, Verrà il format e avrà i tuoi occhi, Offresi laureato terrapiattista) in un testo che offre una disamina convincente dell’attuale pervasività  dell’ignoranza.
     Ma chi sono i ‘congiurati’? In misura diversa, un po’ tutti: “dal cinquantenne che fino a qualche tempo fa leggeva ma ormai, sconvolto dalle potenzialità di internet, si fa vedere dal figlio in piena età formativa a digitare idiozie tutto il giorno sui social; all’assessore alla cultura… che porta in giro senza alcuna vergogna il suo italiano privo di congiuntivi per conferenze e presentazioni.” 
    Secondo l’autore, sono tre comunque gli ambiti dove la distruzione della cultura si manifesta con maggiore evidenza: (continua su il Punto Quotidiano)

Maria D'Asaro, 22.9.24, il Punto Quotidiano

sabato 21 settembre 2024

E i gatti ci stanno a guardare...

Sera

sguardi felini

saggi e regali

da un altrove misterioso…

Maestri







E, per gentile concessione della mia carissima amica Adriana, ecco gli sguardi fieri dei suoi gattini, di Chicca in particolare:




                                                                  La magnifica Chicca

giovedì 19 settembre 2024

L'orribile sogno del poeta

P.Cezanne: Vue d'Auvers (1874circa)
Immagina un po’ cosa ho sognato.
All’apparenza tutto è proprio come da noi.
La terra sotto i piedi, acqua, fuoco, aria,
verticale, orizzontale, triangolo, cerchio,
lato sinistro e destro.
Tempo passabile, paesaggi non male
e parecchie creature dotate di linguaggio.
Però quel linguaggio non è di questa Terra.

Nelle frasi domina l’incondizionale.
I nomi aderiscono strettamente alle cose.
Nulla da aggiungere, togliere, cambiare e spostare.



Il tempo è sempre quello dell’orologio.
Passato e futuro hanno un ambito ristretto.
Per i ricordi, il singolo secondo trascorso,
per le previsioni, un altro secondo
che sta appunto cominciando.

Parole quante è necessario. Mai una di troppo,
e questo vuol dire che non c’è poesia,
né filosofia, e neppure religione.
Là simili trastulli non sono previsti.

Niente che si possa anche solo pensare
o vedere a occhi chiusi.

Se si cerca, è ciò che è già lì accanto.
Se si chiede, è ciò per cui c’è una risposta.

Si stupirebbero molto,
se mai sapessero stupirsi,
che da qualche parte esistono motivi di stupore.

La parola “inquietudine”, da loro considerata oscena,
non oserebbe comparire nel vocabolario.
Il mondo si presenta in modo chiaro
anche nell’oscurità profonda.
Si dà a ciascuno per un prezzo accessibile.
Nessuno esige il resto prima di lasciare la cassa.

Dei sentimenti -la soddisfazione. E nessuna parentesi.
La vita con un punto al piede. E il rombo delle galassie.

Ammetti che nulla di peggio
può capitare al poeta.
E poi nulla di meglio
che svegliarsi in fretta.

Wislawa Szymborska, La gioia di scrivere, tutte le poesie (1945-2009), 
traduzione a cura di Pietro Marchesani, pag.663, Adelphi, Milano

martedì 17 settembre 2024

Una sedia... e quattro chiacchiere tra donne (e non solo)



      

     Domani, mercoledi 18 settembre, alle 17.30, in via Lincoln 121 a Palermo, nella sede dell’UDIPalermo, grazie alla generosa disponibilità di Daniela Dioguardi e Giovanna Minardi,  discuteremo insieme a partire  dai temi proposti in “Una sedia nell’aldilà”






P.s. Secondo Meteo 3b non dovrebbe piovere; ovviamente non saranno discorsi per sole donne…

domenica 15 settembre 2024

Mediterraneo sempre più caldo: invasione di pesci alieni

     Palermo – 28,2°: questa la temperatura registrata nei fondali vicino Marzameni, borgo marinaro siciliano in provincia di Siracusa, dal biologo marino Francesco Tiralongo, ricercatore presso l’Università di Catania, responsabile del progetto Alien Fish/Pesci alieni, che si occupa di riconoscere e mappare le nuove specie ittiche in ingresso nel Mediterraneo. 
     Al giornalista Fabio Butera, della redazione del TG regionale siciliano, il biologo ha detto che il riscaldamento rapido e costante del Mediterraneo sta causando la massiccia presenza di tante specie aliene: oltre al noto granchio blu, si registra, ad esempio, l’espansione di un’altra specie assai invasiva, il pesce-scorpione, molto diffuso nel settore orientale del Mediterraneo. 
     A collaborare con il progetto, ci sono anche (continua su il Punto Quotidiano)

Maria D'Asaro, 15.9.24, il Punto Quotidiano

venerdì 13 settembre 2024

Salluccia



Salluccia,

invecchiare insieme

sarebbe stato magnifico.

Invece sei rimasta giovane...

io, sola.





A mia sorella, scrivo qui.

mercoledì 11 settembre 2024

Cile, novembre 1970/11 settembre 1973: Isabel Allende racconta

Salvator Allende con la sua famiglia
    L’11 settembre è una data doppiamente tragica: non solo, nel 2001, per le Twin Towers abbattute dai terroristi, con le conseguenze terribili che si ricordano, ma anche, nel 1973, per il colpo di stato militare a Santiago del Cile, che mise fine con la forza bruta a un governo socialista democraticamente eletto nel novembre 1970. 

Isabel Allende, nipote del Presidente, racconta:
     “Il giorno delle elezioni i più sorpresi della vittoria furono i vincitori, perché in fondo non se lo aspettavano. Dietro le porte e le finestre chiuse dei quartieri alti gli sconfitti tremavano, certi che le turbe si sarebbero sollevate in una ventata di odio di classe accumulato da secoli, ma non fu così, ci furono solo pacifiche manifestazioni di gioia popolare. 
     Una folla che cantava El pueblo unido jamas serà vencido invase le strade agitando bandiere e stendardi, mentre all’Ambasciata degli Stati Uniti il personale si riuniva in seduta d’emergenza; i nordamericani avevano cominciato a cospirare un anno prima, finanziando gli estremisti di destra e cercando di sedurre alcuni generali di tendenza golpista. Nelle caserme i militari in stato d’allarme aspettavano istruzioni. Zio Ramon e mia madre erano felici per la vittoria di Allende; il Tata riconobbe la sua sconfitta e andò cavallerescamente a salutarlo quando quella sera stessa venne di sorpresa a far visita ai miei genitori.
       Il giorno seguente mi presentai al lavoro come al solito e trovai il palazzo ronzante di voci contraddittorie; il proprietario della casa editrice impacchettava in silenzio le sue macchine fotografiche e preparava l’aereo privato per varcare la frontiera con la famiglia e buona parte dei suoi beni, mentre una guardia privata faceva la sentinella alla sua auto da corsa italiana per evitare che la plebaglia, presunta infuriata, la facesse a pezzi. (…)  Alla mattina del giorno dopo, mio suocero fu uno dei primi a mettersi infila davanti alla porta della banca per ritirare i suoi soldi, deciso a fuggire all’estero appena fossero sbarcate le orde cubane o la dittatura sovietica avesse cominciato a fucilare cittadini. Io non vado da nessuna parte, mi assicuro la Granny piangendo di nascosto dal marito. I nipotini erano diventati la sua ragione di vita. La partenza fu rimandata (…) nessuno prese d’assalto il paese, le frontiere rimasero aperte, nessuno fu messo al muro come temeva mio suocero, e la Granny si convinse che nessun marxista l’avrebbe separata dai suoi nipoti, meno che mai uno che portava lo stesso cognome di sua nuora.
Isabel Allende con figli Nicholas e Paula
     Poiché non era stata raggiunta la maggioranza assoluta, il Congresso in seduta plenaria doveva decidere l’esito delle elezioni. Fino ad allora si era sempre rispettata la maggioranza uscita dalle urne (…) ma Unità Popolare suscitava troppi timori. Comunque il peso della tradizione fu più forte della paura dei parlamentari e delle pressioni dell’Ambasciata nordamericana, e dopo lunghe deliberazioni il Congresso – dominato dalla Democrazia Cristiana – stese un documento che chiedeva ad Allende il rispetto delle garanzie costituzionali; questi lo firmò e due mesi più tardi ricevette la fascia presidenziale in una cerimonia solenne. 
       Per la prima volta un marxista veniva eletto democraticamente, gli occhi del mondo erano fissi sul Cile. Pablo Neruda si recò come ambasciatore a Parigi, dove due anni dopo ricevette la notizia che aveva vinto il Premio Nobel per la letteratura. Il vecchio re di Svezia gli consegnò una medaglia d’oro, che il poeta dedicò a tutti i cileni: perché la mia poesia è proprietà della mia patria. (…)
Chi era Salvatore Allende? Non lo so, e sarebbe pretenzioso da parte mia tentare di definirlo, ci vorrebbero molti volumi per dare un’idea della sua complessa personalità, della sua difficile gestione e del ruolo che occupa nella storia.
     Per anni lo consideravo uno dei tanti zii in una famiglia numerosa, l’unico rappresentante di mio padre; fu dopo la sua morte, quando lasciai il Cile, che capii la sua dimensione leggendaria. In privato fu buon amico dei suoi amici, leale fino all’imprudenza, non riusciva a concepire il tradimento e gli costò molto accettare l’idea di essere stato tradito.
Ricordo la fulmineità delle sue risposte e il suo senso dell’umorismo. (…) Mi sembra che le sue caratteristiche più evidenti fossero l’integrità, l’intuizione, il coraggio e il carisma; seguiva gli slanci del cuore, che raramente lo ingannavano, non indietreggiava davanti al rischio ed era capace di sedurre le masse quanto gli individui”

Isabel Allende, Paula, traduzione di Gianni Guadalupi
 Biblioteca  di Repubblica, Barcellona, 2002 pp.175,176,177, 181,182


P.s. Spero che quest’anno Isabel Allende riceva il Nobel per la Letteratura



domenica 8 settembre 2024

Sicilia, giovani volontari contro gli incendi

        Palermo - Secondo l’ultimo aggiornamento del 30 luglio fornito dall’EFFIS (European Forest Fire Information System) dal 1° Gennaio di quest’anno sono stati rilevati su scala nazionale ben 615 incendi, che hanno interessato una superficie complessiva di 221 kmq. Sicilia, Calabria, Sardegna e Puglia sono le regioni più colpite dai roghi e insieme rappresentano circa l’85% delle aree complessive andate a fuoco. 
     In particolare, la Sicilia ha il 45% del totale, la Calabria il 20% mentre Sardegna e Puglia entrambe il 10% ciascuna. 
    Le suddette regioni hanno anche il triste primato di detenere l’80% del totale forestale nazionale incendiato. In particolare, il 34% ricade in Sicilia, il 30% in Calabria, il 12% in Sardegna, solo il 4% in Puglia. L’isola siciliana, tra le quattro regioni più colpite, risulta quindi in assoluto la più martoriata dalle fiamme, sulle cui cause è urgente indagare e per la cui prevenzione è indispensabile adoperarsi.
      Il 26 agosto scorso, al TG regionale della Sicilia, il giornalista Fabio Butera ha raccontato la storia di alcuni volontari che... (continua su il Punto Quotidiano)

Maria D'Asaro, 8.9.24, il Punto Quotidiano

venerdì 6 settembre 2024

Hijos

Picasso: Madre e figlio, 1938 (ho girato intenzionalmente il dipinto)
         "I figli hanno condizionato la mia esistenza, da quando sono nati non ho più potuto pensare in termini individuali, sono parte di un trio inseparabile. Una volta, diversi anni fa, volli dare la precedenza a un amante, ma non mi riuscì e alla fine rinunciai a lui per tornare in famiglia. Questo è un argomento di cui dovremmo parlare più avanti, Paula, per ora è bene, passarlo sotto silenzio.
       Non mi venne mai in mente che la maternità fosse opzionale, la consideravo inevitabile, come le stagioni. Seppi delle mie gravidanze prima che fossero confermate dalla scienza, tu mi sei apparsa in sogno, come poi mi fu rivelato anche tuo fratello Nicolás. Non ho perso questa virtù e adesso posso indovinare i figli di mia nuora, ho sognato mio nipote Alejandro prima che i suoi genitori sospettassero di averlo generato, e so che la creatura che nascerà in primavera sarà una bambina e si chiamerà Andrea, ma Nicolás e Celia ancora non mi credono e stanno pensando di fare un’ecografia e stendendo una lista di nomi.
     Nel primo sogno avevi due anni e ti chiamavi Paula, eri una piccina minuta, dai capelli scuri, grandi occhi neri e uno sguardo languido, come quello dei martiri nelle vetrate medievali di certe chiese. Indossavi un cappotto e un cappello a quadri, simili al classico vestito di Sherlock Holmes. 
        Nei mesi seguenti ingrassai tanto che una mattina mi chinai per infilarmi le scarpe e finii a testa in giù e gambe all’aria, l’anguria sulla pancia era rotolata fino alla mia gola, spostando il centro di gravità che non tornò più nella posizione originaria, perché ancora oggi vado per il mondo incespicando. 
      Quel periodo in cui tu eri dentro di me fu di perfetta felicità, non mi sono mai più sentita così ben accompagnata.”

Isabel Allende, Paula, traduzione di Gianni Guadalupi
Biblioteca di Repubblica, Barcellona, 2002. pp.124,125

P.s. Testo potente e doloroso, nella mia libreria da più di vent’anni. Ora il momento di leggerlo.    md

giovedì 5 settembre 2024

Stop

Vincent Van Gogh: Vagoni ferroviari (1988)


Viaggiano

senza check-in

in varie direzioni

vagoni di inquieta tristezza

Stop

martedì 3 settembre 2024

Passi di donna...

J. Sorolla: Le tre vele (1903)
       Nostra signora cammina spesso da sola nel suo quartiere. Le capita, talvolta, di avere un po’ di apprensione: magari quando porta fuori l’immondizia di sera o quando esce in una deserta domenica agostana.
      Così quando incrocia una sua simile si sente più serena: che sia una ragazza col cagnolino, un’anziana signora con la spesa o un’enigmatica rossa che parla al cellulare. Non perché lei creda che le donne siano migliori degli uomini: ma perché sono state per millenni prive di potere e deputate alla cura. Questo, insieme al fatto che non stuprano, le rende meno pericolose. I dati lo confermano: le donne in prigione sono meno del 5% dei carcerati. 
    Ora però nostra signora teme che, nel cammino verso la parità, le sue simili stiano prendendo una pessima strada: intravvede in alcune troppa arroganza e durezza. E quelle al potere appoggiano il riarmo e alimentano imperturbabili venti di guerra. Aiuto…

Maria D’Asaro

domenica 1 settembre 2024

Palermo, minacce alla procuratrice del Tribunale dei Minorenni

        Palermo – “Devi smetterla di occuparti dei figli degli altri": un foglio con queste parole, corredate da una croce, è stato trovato il 5 agosto scorso dentro un fascicolo presso il Tribunale per i minorenni di Palermo: destinataria dell’intimidazione la dottoressa Claudia Caramanna, procuratrice per i minorenni presso il predetto Tribunale, da tempo impegnata nella tutela dei minori, soprattutto dei figli di affiliati alla mafia e di persone dedite al traffico di droga. Nelle situazioni in cui, a causa della grave situazione di criminalità presente in famiglia, è fondato il pericolo di devianza per i minori, la dottoressa Caramanna ha chiesto al Tribunale il loro allontanamento dai genitori.
      In particolare, dopo una massiccia operazione antidroga dei carabinieri in un quartiere a rischio nella periferia est di Palermo, lo ‘Sperone’, la procuratrice e i suoi sostituti hanno avanzato al Tribunale la richiesta di numerosi provvedimenti di allontanamento di ragazzini dalle loro famiglie. Dalle indagini e da alcune telecamere nascoste, si vedevano infatti i bambini accanto agli adulti che preparavano le dosi di droga o contavano banconote. Nella sua opera di salvaguardia dei minori dai contesti familiari che delinquono, la dottoressa Caramanna ha chiesto aiuto a un prete del quartiere, attivo nel contrasto contro la criminalità. Inoltre, assieme all’associazione ‘Libera’, la Procura per i minorenni palermitana ha organizzato progetti e attività educative per i figli di alcuni mafiosi.
    In meno di due anni, per la dottoressa Caramanna quella del 5 agosto è purtroppo la seconda intimidazione: all’interno del ‘Malaspina’ (che, a Palermo, è sede sia dell’Istituto penale per i minori che del Tribunale per i minorenni) a fine marzo 2023 il suo ufficio era già stato messo a soqquadro con un’incursione vandalica. 
    Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, presieduto dal prefetto di Palermo dottor Massimo Mariani, ha già disposto il rafforzamento della scorta per la procuratrice. Sulle intimidazioni indagano i carabinieri del nucleo investigativo di Palermo, coordinati dalla Procura di Caltanissetta: sono state disposte varie analisi sul foglio, mentre altri accertamenti sono stati effettuati durante il sopralluogo nelle stanze della Procura.
      Si ritiene che il foglio con la frase intimidatoria sia stato lasciato nell’ufficio all’interno dell’Istituto ‘Malaspina’ proprio mentre venivano girate alcune scene del film di Ricky Tognazzi e Simona Izzo dedicato alla moglie di Giovanni Falcone Francesca Morvillo, per 17 anni sostituta procuratrice per i minorenni, prima di diventare consigliera di Corte d’appello.
    Alla dottoressa Caramanna sono arrivati tanti messaggi di sostegno dai cittadini palermitani, che hanno espresso gratitudine per la cura e il coraggio da lei profusi nel servizio di tutela dei bambini esposti alla ‘scuola’ della violenza e della criminalità.
       Anche l’amministrazione comunale di Palermo ha manifestato la sua solidarietà alla procuratrice e il sindaco Roberto Lagalla ha dichiarato: “L’episodio inaccettabile dice come ci sia un chiaro disegno delle famiglie mafiose che punta a ostacolare chi, come il procuratore Caramanna, si impegna concretamente e con coraggio per spezzare in modo netto quel cordone che lega i figli dei boss con i loro nuclei familiari, contaminati dalla mafia”.
    A proposito di minori a rischio, la Sicilia detiene il primato negativo del numero di strutture di detenzione per i minorenni: su un totale di diciotto Istituti presenti in Italia, ben quattro sono nell’isola. Basterebbe questo dato per comprendere quanto sia importante il lavoro di prevenzione svolto dalla dottoressa Caramanna. 
     Si condividono allora, infine, le considerazioni, espresse in un social dalla dottoressa Maria Di Chiara: “Ai ‘padri’ che, con la vigliaccheria dell'anonimato, hanno rivendicato la proprietà dei loro figli, ricordiamo che in una comunità sociale ‘i figli degli altri’ stanno a cuore a ciascuno e che tutti insieme ne rispondiamo e ne siamo responsabili: noi - educatori, insegnanti, magistrati, operatori sanitari, operatori sociali e culturali, ciascuno e ciascuna nel pieno della propria responsabilità - li consideriamo ‘cosa nostra’. Che nessuno, tanto meno i padri biologici, osi dar loro scandalo, ridurli a strumenti, storpiarne il destino, negar loro libertà e futuro.”
Maria D'Asaro, 1.9.24, il Punto Quotidiano