mercoledì 17 gennaio 2024

Caro Francuzzo,

        ci hai lasciato in un bel giorno di primavera, quando la zagara profumava la tua casa ai piedi dell’Etna. 
      La tua morte ci ha addolorato come quella di un amico prezioso. Senza la tua voce ci sentiamo sperduti, più soli... 
     Ci mancano la tua musica, la tua poesia, la tua arte, la tua spiritualità, il tuo acuto pensiero critico, la tua sapienza, la tua grazia, la tua gentilezza...
      Potremmo dedicare ora a te il tuo omaggio a Maria Callas - “Non sapevi di essere divina/o... ci hai spezzato per sempre il cuore … divinità dalla suprema voce/la tua temporalità mi è entrata nelle ossa” … 
Chi ci parlerà “di mondi lontanissimi/ di civiltà sepolte, di continenti alla deriva/dell'amore che si fa in mezzo agli uomini/di viaggiatori anomali in territori mistici”
Chi ci inviterà a seguire “per istinto le scie delle comete/come avanguardie di un altro sistema solare”?  
Chi evocherà “Segnali di vita nei cortili e nelle case all'imbrunire/luci che fanno ricordare le meccaniche celesti”? Chi ci consolerà con le parole magiche della tua ‘Cura’? “Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore/Dalle ossessioni delle tue manie/Supererò le correnti gravitazionali/Lo spazio e la luce per non farti invecchiare…”
 
(continua in ‘Una sedia nell’aldilà, Diogene Multimedia, Bologna, 2023)


4 commenti:

  1. Di tutti i ricordi e le commemorazioni dedicate a Battiato io ricordo una frase di Carmen Consoli che disse:
    https://youtu.be/LW4CV8C9w8k?si=hzcH332Rhy9SMfh9

    RispondiElimina
  2. @Enzo: avevo già sentito questo toccante ricordo di Carmen Consoli... così toccante che l'ho inserito nel post. Grazie.

    RispondiElimina
  3. Quando muore un Grande, muore un pezzo di noi. Amo Battiato

    RispondiElimina