Vivere in una zona periferica di Palermo presenta parecchi svantaggi: assenza di servizi, trasporti poco efficienti, insufficiente pulizia e manutenzione di strade e marciapiedi. Bisogna però riconoscere che, in primavera, abitare vicino a Ciaculli, a Borgo Molara o in via Villagrazia ci consente di respirare il profumo di folate odorose di pitosforo, di piante di gelsomino e di fiori di zagara.
I nostri bambini, nati e cresciuti davanti a un video dove non si percepisce l’odore di un ambiente, sono diventati degli analfabeti in fatto di odori. Incapaci oramai di distinguere l’odore del basilico da quello del rosmarino. Per loro la sconosciuta “citronella”, potrebbe essere un nuovo epiteto dispregiativo per le ragazzine.
Allora perché non proporre agli insegnanti delle nostre scuole di periferia di progettare passeggiate, per alunni piccoli e grandi, per inspirare a piene narici l’aria profumata di maggio? Chiedendo agli dei, con Catullo, che ci facciano tutto naso.
I nostri bambini, nati e cresciuti davanti a un video dove non si percepisce l’odore di un ambiente, sono diventati degli analfabeti in fatto di odori. Incapaci oramai di distinguere l’odore del basilico da quello del rosmarino. Per loro la sconosciuta “citronella”, potrebbe essere un nuovo epiteto dispregiativo per le ragazzine.
Allora perché non proporre agli insegnanti delle nostre scuole di periferia di progettare passeggiate, per alunni piccoli e grandi, per inspirare a piene narici l’aria profumata di maggio? Chiedendo agli dei, con Catullo, che ci facciano tutto naso.
Maria D'Asaro(Centonove, 29.5.09)