domenica 26 marzo 2023

Arance rosse, buone anche contro lo stress

      Palermo – Che mangiare arance faccia bene alla salute è risaputo. Una recente ricerca condotta dall’Università degli Studi di Catania, insieme ad altri Enti interessati, ha ora evidenziato un’altra preziosa proprietà di questo frutto, presente in particolare nelle arance rosse: quella di ridurre ansia e stress, favorendo il benessere psichico di chi le consuma abitualmente.
    Ad affermarlo, ai microfoni del TG della Scienza ‘Leonardo’, (continua su il Punto Quotidiano)

Maria D'Asaro, 26.3.23, il Punto Quotidiano

venerdì 24 marzo 2023

Progetto un mondo

Bartolomeno Veneto: Donna che suona il liuto (1520)
Progetto un mondo, nuova edizione,
nuova edizione, riveduta,
per gli idioti, ché ridano,
per i malinconici, ché piangano,
per i calvi, ché si pettinino,
per i sordi, ché gli parlino.
 
Ecco un capitolo:
La lingua di Animali e Piante,
dove per ogni specie
c’è il vocabolario adatto.
Anche un semplice buongiorno
scambiato con un pesce,
àncora alla vita
te, il pesce, chiunque.
 
Quell’improvvisazione di foresta,
da tanto presentita, d’un tratto
nelle parole manifesta!
Quell’epica di gufi!
Quegli aforismi di riccio,
composti quando
siamo convinti
che stia solo dormendo!
 
Il Tempo (capitolo secondo)
ha il diritto di intromettersi
in tutto, bene o male che sia.
Tuttavia – lui che sgretola montagne,
sposta oceani
ed è presente al moto delle stelle,
non avrà il minimo potere
sugli amanti, perché troppo nudi,
troppo avvinti, col cuore in gola
arruffato come un passero.
 
La vecchiaia è solo la morale
a fronte d’una vita criminosa.
Ah, dunque sono giovani tutti!
La Sofferenza (capitolo terzo)
non insulta il corpo.
La morte
ti coglie nel tuo letto.
 
E sognerai
che non occorre affatto respirare,
che il silenzio senza respiro
è una musica passabile,
sei piccolo come una scintilla
e ti spegni al ritmo di quella.
 
Una morte solo così. Hai sentito
più dolore tenendo in mano una rosa
e provato maggiore sgomento
per un petalo sul pavimento.
 
Un mondo solo così. Solo così
vivere. E morire solo quel tanto.
E tutto il resto eccolo qui –
è come Bach suonato sul bicchiere
per un istante.


 Wislawa Szymborska: La gioia di scrivere, tutte le poesie (1945-2009), 
a cura di Pietro Marchesani, pag. 97, Adelphi, Milano

giovedì 23 marzo 2023

Oggi si medita a soggetto...

     Oggi 23 marzo, dalle 18.30 alle 20.00, a Palermo, nella Casa dell’Equità e della Bellezza, via Garzilli 43/A, si potrà meditare insieme a partire da spunti di Chandra Candiani tratti dal suo testo Questo immenso non sapere e riproposti dalla scrivente.

Che ha già segnalato questo libro prezioso in vari post, tra i quali: 





martedì 21 marzo 2023

Partire per la Pace...

La Comunità dell'Arca in Italia (tra cui Tito, Nella, Enzo e Maria)
      «Partire soldato», «partire per le armi».
Oggi non si parte più, frasi del secolo scorso.
Con uno zaino in spalla o una valigia in mano, lui partiva, lasciava la sua città e le sua famiglia.
Andava a compiere il sacro dovere della difesa della patria.
«Partire militare».
Uno snodo della vita di cui tante mamme avrebbero volentieri fatto a meno ... (continua sul blog del Movimento nonviolento di Palermo)

domenica 19 marzo 2023

I 10 anni di Francesco: "Regalatemi la Pace"

        Palermo – “Fratelli e sorelle, buonasera! Voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo, ma siamo qui” – Spiazzò il mondo quel ‘buonasera’ di Jorge Mario Bergoglio, eletto il 13 marzo 2013 266° papa della Chiesa Cattolica: primo papa gesuita, primo papa non europeo dal 731 d.C., primo papa sudamericano, primo papa ‘convivente’ con il papa emerito Benedetto XVI, il dimissionario Joseph Ratzinger.
      Papa Bergoglio, venuto quasi dalla fine del mondo, da Buenos Aires, in Argentina, dove era nato il 17 dicembre 1936 da genitori di origini piemontesi e liguri, sceglie di chiamarsi Francesco, nome mai utilizzato dai suoi predecessori. 
       Il perché della scelta lo spiega il 16 marzo, nell’incontro con i giornalisti: (continua su il Punto Quotidiano)

Maria D'Asaro, 19.3.23, il Punto Quotidiano

giovedì 16 marzo 2023

Le città invisibili

      L’atlante del Gran Kan contiene anche le carte delle terre promesse visitate nel pensiero ma non ancora scoperte o fondate: la Nuova Atlantide, Utopia, la Città del Sole, Oceana, Tamoé, Armonia, New-Lanark, Icaria.
     Chiese a Marco Kublai: - Tu che esplori intorno e vedi i sogni, saprai dirmi verso quale futuro ci spingono i venti propizi.
- Per questi porti non saprei tracciare la rotta sulla carta né fissare la data dell’approdo. Alle volte mi basta uno scorcio che s’apre nel bel mezzo d’un paesaggio incongruo, un affiorare di luci nella nebbia, il dialogo di due passanti che s’incontrano nel viavai, per pensare che partendo di lì metterò assieme pezzo a pezzo la città perfetta, fatta di frammenti mescolati col resto,d’istanti separati da intervalli, di segnali che uno manda e non sa chi li raccoglie.
    Se ti dico che la città cui tende il mio viaggio è discontinua nello spazio e nel tempo, ora più rada ora più densa, tu non devi credere che si possa smettere di cercarla. Forse mentre noi parliamo sta affiorando sparsa entro i confini del tuo impero; puoi rintracciarla, ma a quel modo che t’ho detto. -
     Già il Gran Kan stava sfogliando nel suo atlante le carte delle città che minacciano negli incubi e nelle maledizioni: Enoch, Babilonia, Yahoo, Butua, Brave New World.
     Dice: - Tutto è inutile, se l’ultimo approdo non può essere che la città infernale, ed è là in fondo che, in una spirale sempre più stretta, ci risucchia la corrente.
     E Polo: - “L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”.

Italo Calvino, Le città invisibili, Mondadori, Milano, 2002, pagg. 163,164


domenica 12 marzo 2023

Tutela degli Oceani: arriva sì dell’Onu

     Palermo - “Nei mari della Luna tuffi non se ne fanno: non c’è una goccia d’acqua, pesci non ce ne stanno...Che magnifico mare per chi non sa nuotare…”. Se, come ci ricorda Gianni Rodari in una delle sue magnifiche filastrocche, sulla Luna non c’è acqua, sulla Terra invece mari e oceani occupano circa il 71% della sua superficie. 
      Ma sino al 5 marzo scorso non esisteva una normativa internazionale per proteggere il loro prezioso ecosistema, di importanza vitale per l’umanità: gli oceani producono infatti la metà dell'ossigeno che respiriamo, rappresentano il 95% della biosfera del pianeta e assorbono circa il 30% di anidride carbonica, limitando il riscaldamento climatico.
       Purtroppo il cosiddetto ‘Alto mare’ - quello che si trova oltre 200 miglia nautiche dalle coste, al di fuori delle giurisdizioni nazionali -  è stato a lungo trascurato dalla legislazione ambientale. Infatti finora nessun governo si era assunto la responsabilità della tutela e della gestione sostenibile delle risorse dell’Alto Mare, il che ha reso quest’ambiente particolarmente vulnerabile, con conseguente perdita di biodiversità e habitat. Secondo gli esperti, tra il 10% e il 15% delle specie marine è già a rischio estinzione, minacciate da inquinamento di ogni tipo, acidificazione delle acque e pesca eccessiva.
       Finalmente, dopo circa vent’anni di negoziati,  (continua su il Punto Quotidiano)

Maria D'Asaro, 12.3.23, il Punto Quotidiano


mercoledì 8 marzo 2023

Il sogno di Adunni

      “Dimmi, qual è la cosa che desideri di più nella vita?” mi chiede.
“Che mia mamma non è morta. Che torna e tutto diventa più bello.”
“Lo so”, mi dice con un sorriso dolce e triste. “Lo so, ma pensa a qualcos’altro.”
“Andare a scuola. E, adesso, prendere la borsa di studio.”
“E perché è cos’ importante per te, Adunni?”
“Mia mamma mi ha detto che l’istruzione mi dava una voce. Ma io non voglio una voce come le altre, Ms Tia. Io voglio una voce forte, una voce che la sentono tutti. Voglio che entro in un posto e le persone mi sentono, anche prima che ho aperto bocca. Nella vita voglio aiutare tante persone, così, quando divento vecchia e muoio, vivo ancora nelle persone che ho aiutato. Se vado a scuola e divento una maestra, mi danno lo stipendio e magari posso anche costruire la mia scuola a Ikati e insegnare alle bambine. Le bambine del mio villaggio non hanno tanta possibilità di andare a scuola.
     Io voglio cambiarlo, questo, perché così, quando crescono, le bambine fanno nascere persone brave, che fanno la Nigeria migliore di com’è adesso.”
    Mentre parlo, Ms Tia fa di sì con la testa. “Puoi farcela. Hai tutte le carte in regola per eccellere, sono tutte dentro di te.” 
    Lascia andare le mani e mi indica un dito sul petto. “Proprio qui, nel tuo cuore, e nella tua mente. E ne sei convinta anche tu, lo so. Devi aggrapparti a questa convinzione e non lasciarla mai andare.
Ogni mattina, quando ti svegli, ricorda  te stessa che domani sarà meglio di oggi. Che se una persona di valore. Che sei importante. Ci devi credere, indipendentemente da quello che succederà con la borsa di studio. Okay?”

Abi Darè La ladra di parole (trad. di Elisa Banfi), Ed. Nord, Padova, 2021 pp.263,264

(Grazie di cuore ad Anna Pensato che mi ha consigliato questo testo)

domenica 5 marzo 2023

Michele Crimi, ideatore della scuola all'aperto


          Palermo – Se fosse vissuto oggi, avrebbe sicuramente concorso al premio per il miglior maestro del mondo. Ma Michele Crimi, maestro e pedagogista siciliano, nato a Trapani nel 1875 e morto a Pescara nel 1963, non ha avuto da vivo i riconoscimenti che avrebbe meritato per la sua opera di promozione umana, sociale e pedagogica. 
       La riscoperta e la valorizzazione delle intuizioni didattiche di Michele Crimi si deve soprattutto agli studi delle professoresse Maria Tomarchio e Gabriella D’Aprile, rispettivamente docente ordinaria e docente associata di Pedagogia Generale e Sociale presso il Dipartimento di Scienza della Formazione dell’Università di Catania, autrici dei testi: Michele Crimi: Pagine inedite di pedagogia siciliana (Bonanno editore, 2007) e Lo sperimentalismo pedagogico in Sicilia e Michele Crimi (Anicia, 2008).
        Chi è stato dunque Michele Crimi? (continua su il Punto Quotidiano)

Maria D'Asaro, 5.3.23, il Punto Quotidiano