domenica 7 gennaio 2024

A Favignana il "Giardino dell'Impossibile"

       Palermo – A Favignana, la maggiore delle isole Egadi, che si trova a circa sette km. dalla costa occidentale siciliana nello spazio di mare fra Trapani e Marsala, c’è un giardino di circa quattro ettari davvero speciale: si sviluppa infatti all’interno di una cava di tufo e si estende per quasi la metà sottoterra.
   A volerlo, idearlo e crearlo, sessant’anni fa circa, è stata Maria Gabriella Campo, una palermitana figlia di un minatore che si era trasferita nell’isola appunto negli anni ’60, dopo le nozze con un costruttore edile favignanese.
      Ecco cosa ha raccontato qualche giorno fa suo figlio Nino, adesso curatore del giardino fa, alla giornalista Carla Falsone, del TG regionale della Sicilia: “Poiché mio padre era un costruttore e lavorava parecchie ore al giorno, mia madre, che non lavorava, stava tanto tempo sola in casa e aveva parecchio tempo libero. Decise così di realizzare qualche aiuola fiorita nella cava di tufo ormai abbandonata, vicina alla casa dove abitava, partendo da una piantina di margherite… Gli amici le dicevano di smetterla con quest’operazione inutile, perché, secondo loro, le piante non avrebbero potuto crescere in mezzo alla sabbia, alla calcarenite. La cava era infatti costituita da calcarenite, una pietra bioclastica formata da sabbia, da molluschi e conchiglie sfaldate nella sabbia, che via via nel tempo hanno costituito depositi stratificati. Per i suoi conoscenti, far crescere qualcosa di verde nella cava di tufo, oramai utilizzata anche come discarica, era un’impresa impossibile.”
    Ma la tenacia, la passione, la cura e l’amore per il verde della signora Maria Gabriella, che desiderava anche onorare la memoria del padre che da giovane aveva lavorato come “cavatore” di tufo (in dialetto ‘pirriatore’), col tempo hanno avuto la meglio sulla sotterranea stratificazione sabbiosa: è nato infatti quello che oggi viene chiamato ‘Giardino dell’Impossibile’, un insieme profumato e variopinto in cui, accanto alla macchia mediterranea, crescono più di quattrocento specie di piante provenienti da Sud America, Africa e Oceania. 
   Ci sono felci verdi, agrumi e alberi che hanno ormai quarant’anni, le cui radici hanno trovato spazio tra le pareti di tufo, la metà delle quali si trova sotto il livello stradale.
    Oggi la vegetazione prospera e cresce al riparo dal vento e dalle intemperie atmosferiche, in una sorta di ecosistema unico ed originale: “È un microclima particolare perché evidentemente l’umidità che arriva da sotto, dal basso riesce a riparare le piante dal vento, dalla salsedine – afferma Stefania Procida, guida del Giardino dell’Impossibile – quasi come se la cava avesse permesso di formare una sorta di piccola serra naturale...”
     Dal 2003 ‘Giardino dell’Impossibile’ è stato aperto alle visite guidate, in quanto bene culturale di valore storico-antropologico, oltre che botanico e naturalistico; il 30 novembre 2021 ha avuto la concessione del patrocinio gratuito da parte dell’Assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana. 
    Infine, questo particolare spazio verde è ormai iscritto alla rete dei ‘Grandi Giardini Italiani’ ed è perciò inserito negli itinerari internazionali del settore.

Maria D’Asaro, 7.1.24, il Punto Quotidiano

4 commenti:

  1. Non lo sapevo e non l'ho mai visto. Pensare che tra il 74 e l'80 ho trascorso intere estati alle Egadi, le più belle della mia vita.

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    1. @Enzo: anche io ne ho appreso l'esistenza da un servizio del TG regionale... buona domenica.

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  2. Terra e mare meravigliosi, quest'ultimo profuma e chiacchiera di risacche già dallo sfondo del tuo blog. Che idea creativa quella di orchestrare un giardino in una cava di tufo... il tuo è un bel raccontare.
    Buon 2024 e un sorriso.

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  3. @Sari: grazie dell'apprezzamento! Buona domenica e buon 2024 anche a te. Ricambio di cuore il sorriso.

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