Cappella Palatina - Palermo (foto doc/maridasolcare) |
Camminando per le vie di Palermo, incrociando visi e sguardi diversi, capita di mettere in relazione le peculiarità e gli sguardi delle persone al luogo e al contesto in cui si trovano. Si può notare così che nei punti/scommessa a compilare e giocare una “bolletta” ci sono spesso uomini con i volti scuri e lo sguardo accigliato, con un’espressione dura e contratta; si può ‘scommettere’ che neppure la sperata vincita al gioco potrà convertire in sorriso il loro magone interiore … Se ci si trova invece a percorrere i viali della cittadella universitaria all’interno di via delle Scienze, si incontrano ragazzi e ragazze con in mano una dispensa o il cellulare, che vanno magari di fretta, ma con un piglio sicuro, uno sguardo sagace e quasi sempre una luce speciale negli occhi. E’ un’impressione o la dimestichezza con la cultura rende davvero così belli i nostri ragazzi dentro e fuori?
Maria D’Asaro, “100NOVE” n.26 del 29.6.2017
Con la scusa della libertà di impresa, negli ultimi tempi, sono aumentati a dismisura questi luoghi di tristezza infinita, come giustamente osservi. A poca distanza l'uno dall'altro: vicino casa mia, accanto al panificio, una salumeria è stata rimpiazzata da un punto scommesse. E a poca distanza ce ne è un altro e poi ancora un altro... Ne parli in modo splendido. E condivido che esiste una bellezza nella cultura, anche nella pura teoria. Buona estate, Mari!
RispondiEliminaCaro Aldo, grazie per quest'affettuoso e appassionato riscontro.
EliminaA presto. Buona estate anche a te.
La cultura è la grande opportunità di rendere migliore il mondo.
RispondiEliminaGent.mo Costantino, grazie per la condivisione di orizzonti. Cordiali saluti.
EliminaLa tua proporzione è condivisibile e tutt'altro che azzardata, cara Maruzza. E a proposito di "azzardo": se ad una bolletta di gioco si sostituisse il biglietto d'ingresso a un circolo culturale/ricreativo, forse non tutti, ma sicuramente molti di quegli «sguardi accigliati» ritroverebbero la «luce speciale» perduta. Buona settimana.
RispondiEliminaLa luce perduta si può acquistare con tante cose, per primo la famiglia dovrebbe investire un po di più tempo dedicandolo a tutti i tipi d'arte, ma il tempo che è sempre poco...si arriva alla sera stanchi, una cena frettolosa e poi via televisore, giochi
RispondiEliminaelettronici,telefonini. Della scuola non mi pronuncio mi sembra che questo periodo ci sia molta confusione.
Cosmoabbracci cara Maruzza !!! Pippicalzelunghe
Concordo pienamente con l'impressione espressa nella conclusione attraverso il binomio cultura e bellezza: la cultura - l'aspirazione ad essa - conferisce una bellezza interiore che riluce anche esteriormente. Buona serata.
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