Jacek Yerka, rispetto al più noto Vladimir Kush, è meno rassicurante e patinato. Qui la bellezza passa anche per un po' di inquietudine, c'è molto più Buzzati e Bosh; e poi, con i paesaggi di borghi impossibili, ricorda piacevolmente "Le città invisibili" di Calvino.
Complimenti per la proposta di questo bellissimo video (e la nascita di una nuova sezione del blog).
RispondiEliminap.s. ma nessuno ti ha fatto i complimenti anche per lo splendido gioco di parole sul titolo del blog: "mari-da-solcare"?
Ciao, mio carissimo amico dalle tante consonanti: grazie sempre per la tua attenzione affettuosa.
RispondiEliminaHo inserito altri due video.