venerdì 6 agosto 2010

FRESCHI DENTRO, BOLLENTI FUORI



Mio figlio me l’ha spiegato: i condizionatori fanno violenza al principio della termodinamica, secondo cui, se c’è differenza termica tra due corpi, il calore passa dal più caldo al più freddo, in vista del livellamento termico. I nostri condizionatori invece, con un lavoro fornito dall’energia elettrica, azionano una ventola che rende l’interno delle case più freddo, trasportando il calore all’esterno. Che è poi la nostra atmosfera. Che sino a un certo punto è stata capace di rinnovarsi, nonostante le nostre continue e forsennate immissioni di anidride carbonica. Ora, ci dicono gli esperti, è satura e stanca. E non riesce più a raffreddarsi. Allora forse dovremmo smetterla con questo sistema, stupido e dannoso, di procurarci refrigerio d’estate. E inventare sistemi più salubri: ad esempio, costruire le case in modo che respirino naturalmente, assorbendo calore d’inverno e respingendolo in estate. Perché anche la nostra atmosfera ha diritto di starsene al fresco …
Maria D’Asaro
( pubblicato su “Centonove” il 6-08-2010)

3 commenti:

  1. Sarebbe già un successo se non se ne facesse tutto questo abuso: negli uffici e nei negozi, d'estate ci sono 15 gradi, e d'inverno 45. Sono circondato da persone che hanno sempre troppo freddo o troppo caldo, e che non si rendono conto che ciò accade perchè, a forza di condizionatori, hanno disabituato il proprio corpo alle temperature meteo. Ma questo forse è il male minore, in una società dove ormai si producono latte e mozzarelle blu...

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  2. Sono d'accordo, doctor Peter: intanto si potrebbe cominciare con l'abolire l'uso scriteriato e smodato dei condizionatori. Che causano vere e proprie escursioni termiche tra dentro e fuori, d'estate e d'inverno. Ciao.

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