domenica 3 marzo 2013

Perdonaci, Ciro


     Ciro Moccia, 42 anni. Una moglie e due figlie. Dipendente dell’Ilva, addetto alla manutenzione meccanica. 
     Tre notti fa, alle 4 e mezzo, col collega Antonio Liddi, è salito su un ponte sopra le batterie della cokeria: vi corrono i binari della macchina caricatrice che va su e giù ai forni. Sulla batteria 9, ferma per i primi lavori di messa a norma, una rotaia ha un rialzo che intralcia la corsa, i due devono ripararla. Lavorano a cielo aperto, fra i binari c’è una passerella assicurata, ai lati invece sono state posate alla meglio delle lamiere, solo per impedire che cadano materiali sugli operai che lavorano sotto. La lamiera cede e i due precipitano: Antonio è sopravvissuto solo perché è caduto addosso al compagno. Ciro muore.
     Dall'inizio dell'anno sono 63 i morti per infortuni sui luoghi di lavoro. Il 32% in edilizia, il 28% in agricoltura, il 10% nell'industria e il 6,5% nell'autotrasporto, gli altri nei servizi. Se si aggiungono i morti sulle strade, si superano le 123 vittime. Nel 2012 sono morti 1180 lavoratori,  di cui 625 sui luoghi di lavoro e gli altri deceduti in itinere e sulle strade. (dati tratti da: Osservatorio Indipendente Bologna morti sul lavoro)
     Per molti lavoratori italiani,  il rischio è il pane quotidiano. Mi auguro che tanti parlamentari s’impegnino perché il lavoro serva a vivere e non sia, purtroppo, un modo assurdo per morire. 



4 commenti:

  1. Queste sono le cose concrete che dovrebbero mettere d'accordo tutti gli schieramenti.
    Speriamo maruzza.
    Intanto buona domenica.

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  2. Proporrei una giornata nazionale di inversione dei ruoli, o meglio, dei luoghi. Chissà come se la passerebbero i parlamentari sui tralicci pericolanti e pericolosi, ove migliaia di persone mettono ogni giorno a repentaglio la propria vita per pagargli il vitalizio. Il problema è che un solo giorno non basterebbe, anzi, probabilmente lo sfrutterebbero per la loro campagna elettorale...
    Meno male che c'è la disoccupazione, a tenere "bassa" la percentuale di morti bianche (e nere di esalazioni).

    Grazie per il tuo impegno, Maruzza. Non se ne parla mai abbastanza... Buona notte e buona settimana.

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  3. Riflettiamo sul fatto che durante la campagna elettorale si sia puntata l'attenzione su promesse politiche bislacche anziché su tematiche come questa...

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  4. Concordo con il commento precedente. Le promesse bislacche servono a coprire un grande vuoto di contenuti, temo.

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