Franca Viola |
Oggi 8 marzo è la festa delle donne. Alle donne, dedicherò questo spazio per tutto il mese. Cominciando da Franca Viola, di cui Beatrice Monroy ha ricordato la storia nel libro “Niente ci fu”. Franca era una ragazza di diciassette anni quando, nel dicembre del '65, venne rapita ad Alcamo con "fuitina" forzata. Liberata, rifiutò le nozze riparatrici, diventando un esempio per tutte le donne italiane. Che dovranno aspettare però il 1981 perché il reato di violenza sulle donne sia giudicato reato contro la persona. Consoliamoci; in India, dove c’è uno stupro ogni venti minuti, la violenza sul corpo femminile è ancora soltanto un reato contro la morale. Negli anni ’60 Bob Dylan nella celebre “Blowing in the wind”, cantava: Quanti anni la gente deve vivere, prima che possa essere finalmente libera? Le donne dovranno aspettare ancora qualche anno perché la loro dignità di esseri umani sia riconosciuta e rispettata.
Maria D’Asaro (“Centonove”, 8.03.2013)
Auguri innanzitutto a Nostra Signora dei Mari: una donna di cui le donne non possono che andare fieri.
RispondiEliminaSul post: 150 parole sono davvero poche per affrontare un tema simile... non per te, che sei riuscita a selezionarle e combinarle in un mosaico perfetto.
Buon 8 marzo, Maruzza.
Cara Maria, bellissime le tue parole.
RispondiEliminaNon so dirti se l'8 marzo sia una sconfitta o una vittoria per le donne. Se ogni anno se ne parla, vuol dire che ancora molto poco si è fatto per la donna. Ben vengano, quindi, questi grandi esempi, come quello di Franca Viola, sperando che un giorno siano davvero presi in considerazione.
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RispondiEliminaFranca Viola è il simbolo del coraggio, ed è un grande esempio.
RispondiEliminaDamiano Damiani, un grande regista appena morto, ha fatto un bel film nel 1979 sulla storia di Viola
RispondiEliminahttp://www.imdb.com/title/tt0232114/
1970 è la data giusta, scusate
RispondiEliminaQuel "consoliamoci" è la nota più amara.
RispondiEliminaSono però sicura che ci saranno altre donne come Franca Viola, pronte a lottare per i propri diritti.
A proposito di India, mi è venuto in mente un libro che ho letto qualche anno fa: "Con il Sari rosa" di Sampat Pal Devi, costretta a sposarsi a dodici anni e diventata poi leader di un famoso movimento per i diritti delle donne. Lo consiglio a tutti.
Grazie, sono contenta che queste storie vengano raccontate sempre, e non solo all'8 marzo. Questa legge che c'è ancora in India è terribile, ma sembra che molte donne indiane stiano alzando la testa.
RispondiEliminaHo appena pubblicato il mio post, e anche io avevo pensato di ricordare questa siciliana coraggiosa.
RispondiEliminaSpero che non ti spiaccia la coincidenza, in fondo è bello che donne di generazioni diverse abbiano nel cuore gli stessi esempi.
Un abbraccio mari.
Carissima Maria, grazie per questo post che ricorda una donna importante per tutte noi, a qualunque generazione apparteniamo.
RispondiEliminaHo letto il libro di Beatrice Monroy e l'ho trovato splendido e profondo; ha il pregio, tra molti altri, di usare il potere evocativo della nostra lingua madre per toccare e svelare. E' un libro che mi ha fatta sentire voce narrante, come in un coro greco chiamato a raccontare con la scrittrice una storia che appartiene anche a me. E' un libro non solo su Franca, ma su tutte noi.
Ti abbraccio