Ciro Moccia, 42 anni. Una moglie e due figlie. Dipendente dell’Ilva, addetto alla manutenzione meccanica.
Tre notti fa, alle 4 e mezzo, col collega Antonio Liddi, è salito su un ponte sopra le batterie della cokeria: vi corrono i binari della macchina caricatrice che va su e giù ai forni. Sulla batteria 9, ferma per i primi lavori di messa a norma, una rotaia ha un rialzo che intralcia la corsa, i due devono ripararla. Lavorano a cielo aperto, fra i binari c’è una passerella assicurata, ai lati invece sono state posate alla meglio delle lamiere, solo per impedire che cadano materiali sugli operai che lavorano sotto. La lamiera cede e i due precipitano: Antonio è sopravvissuto solo perché è caduto addosso al compagno. Ciro muore.
Dall'inizio dell'anno sono 63 i morti per infortuni sui luoghi di lavoro. Il 32% in edilizia, il 28% in agricoltura, il 10% nell'industria e il 6,5% nell'autotrasporto, gli altri nei servizi. Se si aggiungono i morti sulle strade, si superano le 123 vittime. Nel 2012 sono morti 1180 lavoratori, di cui 625 sui luoghi di lavoro e gli altri deceduti in itinere e sulle strade. (dati tratti da: Osservatorio Indipendente Bologna morti sul lavoro)
Per molti lavoratori italiani, il rischio è il pane quotidiano. Mi auguro che tanti parlamentari s’impegnino perché il lavoro serva a vivere e non sia, purtroppo, un modo assurdo per morire.
Queste sono le cose concrete che dovrebbero mettere d'accordo tutti gli schieramenti.
RispondiEliminaSperiamo maruzza.
Intanto buona domenica.
Proporrei una giornata nazionale di inversione dei ruoli, o meglio, dei luoghi. Chissà come se la passerebbero i parlamentari sui tralicci pericolanti e pericolosi, ove migliaia di persone mettono ogni giorno a repentaglio la propria vita per pagargli il vitalizio. Il problema è che un solo giorno non basterebbe, anzi, probabilmente lo sfrutterebbero per la loro campagna elettorale...
RispondiEliminaMeno male che c'è la disoccupazione, a tenere "bassa" la percentuale di morti bianche (e nere di esalazioni).
Grazie per il tuo impegno, Maruzza. Non se ne parla mai abbastanza... Buona notte e buona settimana.
Riflettiamo sul fatto che durante la campagna elettorale si sia puntata l'attenzione su promesse politiche bislacche anziché su tematiche come questa...
RispondiEliminaConcordo con il commento precedente. Le promesse bislacche servono a coprire un grande vuoto di contenuti, temo.
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