Palermo – Avrebbe meritato il Nobel per la medicina il dottor Albert Sabin, nato in Polonia e poi, dagli anni ’20, cittadino statunitense, il cui vaccino contro la poliomielite, introdotto in Italia nel 1963 e reso obbligatorio nel 1966, ha permesso la scomparsa della malattia dal nostro Paese.
Invece Sabin non solo non ha avuto alcun riconoscimento dall’Accademia di Stoccolma, ma non ha neppure conseguito guadagni economici dalla sua importante scoperta scientifica perché si rifiutò di brevettarla: volle infatti che il costo del vaccino rimanesse accessibile a tutti i Paesi, per favorirne la più ampia diffusione. In effetti, con la zolletta di zucchero contenente il vaccino Sabin, sono stati vaccinati – e salvati dalla polio - centinaia di milioni di bambini del mondo.
Gli effetti della poliomielite sono noti fin dall'antichità. (continua su: il Punto Quotidiano)
Maria D'Asaro, 15.03.2020, il Punto Quotidiano
Una grande figura. Oggi ci vorrebbe un altro Sabin e presto.
RispondiElimina@Daniele: hai ragione ... Per questo ho voluto ricordare la figura di questo grande medico, benefattore dell'umanità.
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