Emanuele Feltri |
Emanuele Feltri, 34 anni, dottore in Agraria, decide di fare una cosa inusuale anche in una regione a vocazione agricola come la Sicilia: coltivare ad agricoltura biologica i suoi 5 ettari di terreno nella valle del fiume Simeto, vicino Paternò, in contrada “Sciddicuni”. Purtroppo qualcuno non ha gradito la sua presenza in quella zona: circa un mese fa, al rientro da Catania, Emanuele trova le sue pecore uccise a fucilate, e la testa di una bestiola posta come macabro avvertimento vicino la porta di casa. Segno che c’è chi vuole che quelle contrade rimangano terra di nessuno, magari per fare traffici disonesti o discariche abusive, senza il controllo di sguardi esterni. Nonostante l’intimidazione, Emanuele ha deciso di restare in campagna per continuare a coltivare la terra. Possa Emanuele sentire la ola che fanno per lui tutti i siciliani che sognano una regione normale, onesta e civile. Degna di essere europea.
Maria D’Asaro (“Centonove”, n.30 del 02.08.2013)
Maria D’Asaro (“Centonove”, n.30 del 02.08.2013)
Forza Emanuele, davvero. E' incredibile che ci debba volere tanto coraggio per fare una cosa così semplice :-(
RispondiEliminavorrei andare in paradiso con gli asini...
RispondiEliminaChe dolore, non riesco a pensare tanta crudeltà, cattiveria... ma quello che mi sconvolge la viltà, chi compie atti così barbari dovrebbe farlo senza nascondersi, mi spiace tanto vorrei essere con Emanuele e aiutarlo nella sua azienda... non ne capisco nulla ma la buona volontà non mi manca!!! Forza Emanuele!!! Brava Maruzza un abbraccio!
RispondiElimina@Silvia: in Sicilia, talvolta, ci vuole coraggio per fare le cose più ovvie e più semplici.
RispondiElimina@franz: aggiungerei qualche cagnolino ...
@Pippi: grazie della tua solidarietà dal Nord Italia. Grazie, anche a nome di Emanuele. Un cosmoabbraccio e buon Ferragosto.