Frederick Douglass |
Ci sono persone la cui memoria non deve essere cancellata dalla polvere del tempo.
Frederick Douglass è una di queste. La sua vita, che sembra tratta da un romanzo di avventura, Douglass l’ha vissuta con determinazione e coraggio. Frederick Douglass (1818-1895), fu il primo afroamericano ad essere candidato vicepresidente degli Stati Uniti per il Partito per l'eguaglianza dei diritti. Lui che nacque come schiavo, in Maryland, e fu subito sottratto alla madre e poi alla nonna e venduto a padroni senza scrupoli. Ma a dodici anni la moglie del suo padrone iniziò a insegnargli l'alfabeto, infrangendo così la legge che vietava di insegnare a leggere agli schiavi. Quando il marito se ne accorse, disapprovò energicamente l'iniziativa della moglie, sostenendo che uno schiavo che avesse imparato a leggere sarebbe diventato uno schiavo insoddisfatto della sua condizione e avrebbe desiderato la libertà. Non appena ebbe imparato a leggere, il giovane Douglass lesse quotidiani, materiale politico e libri di ogni tipo che cambiarono il suo modo di pensare, spingendolo a mettere dapprima in discussione e poi a condannare apertamente l'istituto della schiavitù. Quando venne ceduto ad un certo Freeman, Douglass insegnò agli altri schiavi a leggere il Nuovo Testamento: l'interesse degli schiavi per l'alfabetizzazione si rivelò grandissimo. Mentre Freeman tollerava tranquillamente quel tipo di attività, gli altri proprietari di piantagioni invece si infuriarono per il fatto che i loro schiavi stavano ricevendo un'istruzione. Una domenica fecero irruzione tutti insieme armati di mazze e bastoni e annullarono per sempre le riunioni.
Douglass tentò varie volte la fuga per conquistare la libertà, riuscendo finalmente a fuggire nel 1838. Nel 1843 Douglass partecipò al progetto delle cento riunioni dell'American Anti-Slavery Society, un programma di incontri pubblici in tutto l'est e il midwest degli Stati Uniti. Prese parte alla Convention di Seneca Falls, momento di nascita del movimento femminista statunitense. L'opera più famosa di Douglass è la prima autobiografia Narrative of the Life of Frederick Douglass, an American Slave, pubblicata nel 1845, in seguito rivista e arricchita. A partire dall'agosto 1845 Douglass trascorse due anni in Gran Bretagna e Irlanda durante i quali diventò un uomo libero anche in modo ufficiale, quando gli amici inglesi acquistarono la sua libertà dal suo proprietario.
Douglass credeva che l'istruzione fosse per gli afroamericani la chiave per riuscire a migliorare le loro vite. Per questa ragione fu uno dei primi sostenitori della necessità di abolire la segregazione razziale nelle scuole. Douglass criticò tale situazione e promosse un'azione in tribunale per ottenere che tutte le scuole fossero aperte a tutti i bambini. Dichiarò che l'inclusione nel sistema educativo era per gli afroamericani un'esigenza più urgente e pressante di rivendicazioni politiche come il conseguimento del diritto di voto. Prima dell'inizio della guerra civile (1861-!865) Douglass era diventato uno dei neri più famosi del paese. Durante la guerra servì l'Unione come reclutatore per il 54º Reggimento del Massachusetts. Alla fine del conflitto, Douglass ricoprì diversi importanti incarichi politici. Alle elezioni presidenziali del 1872 diventò il primo afroamericano ad essere candidato per la vicepresidenza degli Stati Uniti, affiancato a Victoria Woodhull, per il Partito per l'eguaglianza dei diritti. La candidatura avvenne però a sua insaputa tanto che, ignorando di essere candidato, non partecipò alla campagna elettorale.
Negli ultimi anni della sua vita Douglass cercò con determinazione di stabilire quale fosse stato il vero giorno della sua nascita. Scelse il 14 febbraio perché sua madre Harriet Bailey era solita chiamarlo piccolo Valentino. Secondo i suoi calcoli era nato nel febbraio 1817, ma successivamente degli storici hanno trovato una registrazione che sposta tale data al febbraio 1818.
Notizie e foto tratte da: wikipedia
Ringrazio mio figlio Riccardo che, mesi fa, mi ha "presentato" Frederick su FB.
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