sabato 12 ottobre 2013

Monreale: gli orari spiegati ai turisti

Chiostro accanto al Duomo  di  Monreale.

    In due utili libri-pocket, La mafia spiegata ai turisti e I Siciliani spiegati ai turisti, Augusto Cavadi ha sintetizzato i tratti peculiari di Cosa Nostra e dei siciliani. Forse l’autore dovrebbe cimentarsi in un terzo libretto, per spiegare a chi si reca a Palermo e Monreale per ammirarne le cattedrali, gioielli dell’arte arabo-normanna, come mai in agosto alle 19 siano già chiuse. Certo, i due monumenti sono chiese cattoliche ed è giusto che i turisti non disturbino durante le funzioni religiose. Ma è davvero incomprensibile che chi arriva dal Giappone o da san Francisco abbia la pessima sorpresa di trovare sprangate le porte del duomo di Monreale, che la domenica apre soltanto dalle 8 alle10,30 e dalle 14,30 alle 17,30. Perché non riaprire il duomo la sera oppure tenerlo aperto dalle 13.00 alle 14.30? Chissà se la sagacia del prof. Cavadi riuscirebbe a spiegarlo, ai turisti ignari e stupiti …
                                                                   Maria D’Asaro  (“Centonove”, n.38 dell’11.10.2013)



3 commenti:

  1. E che dire del corredo di bancarelle che propinano souvenir rigorosamente "made in China"? Cosa diavolo c'entra la Cina con le cattedrali nostrane? Non siamo più in grado di gestire le nostre specificità, questa è la (tragica) verità. Se tanto mi dà tanto, ci toccherà aprire chioschi di panelle (o piadine) sotto la muraglia cinese. Ma non so quanto potrebbero funzionare: da quelle parti ci si ciba a cani e gatti... Scusa, mi dicono che sono fuori orario, la cattedrale è chiusa. Vado via. Buona Domenica.

    RispondiElimina
  2. L'Italia non sa valorizzare le sue (numerosissime) opere d'arte, mi sono sempre chiesta perché sia così, ma purtroppo si tratta di un dato di fatto per me inspiegabile.

    RispondiElimina
  3. @DOC: sfogo comprensibile, il tuo. Il problema è che non esiste il consumo critico. Cambieremmo il mondo, se, dal cibo, ai vestiti e al resto, gli acquisti venissero fatti tenendo conto di filiera corta, rispetto dell'ambiente e dei diritti umani e qualità del prodotto. E avremmo bisogno di cattedrali aperte per ammirarne la bellezza e prendere ossigeno spirituale. Buona serata.
    @Vele: siamo proprio stupidi! A presto.

    RispondiElimina