Dicevamo che le cinque strutture della personalità - concretista, narcisista, reificata, sociopatica ed apatico/depressiva - secondo Grecchi traducono tutte il vuoto di senso della nostra società e sono una emanazione delle attuali modalità sociali di vita.
La personalità concretista tende a vivere e a comunicare con gli altri esclusivamente tramite risposte concrete ad esigenze concrete poste in situazioni concrete. Si tratta di soggetti incapaci di elaborare norme ideali non rispondenti a quelle socialmente accettate e che fanno del conformismo e dell’efficacia funzionale i cardini del proprio vivere. (…) come direbbe Marcuse, l’uomo concretista è l’uomo ad una dimensione.
Il narcisista cerca di compensare il vuoto che le modalità esistenziali hanno indotto, creandosi una pseudo immagine grandiosa di sé assolutamente eccessiva rispetto a quella reale, ma soprattutto costruita senza vera relazionalità umana. (…) Nella nota di pag.75 Grecchi puntualizza che non è comunque la illusorietà dell’immagine a costituire il maggiore ostacolo, quanto il fatto che questa immagine è illusoria poichè il narcisista si sottrae … ad ogni rapporto umano di reciprocità. (…) Il narcisista infatti è incapace di amare perché teme ogni dipendenza emotiva, temendo in primis la propria fragilità che considera segno di debolezza. Il narcisista, continua l’autore a pag.77, è una forma della personalità prevalentemente maschile, diffusa non solo tra manager, politici, imprenditori e intellettuali, ma anche tra i livelli più bassi della odierna scala sociale. Il narcisista è adattabile, insicuro, camaleontico, attaccato ai soldi, spesso ansioso e talvolta sadico.
La personalità reificata tenta di colmare il vuoto della propria anima riempiendolo di cose, reificando le relazioni che intrattiene con gli altri uomini e col mondo. (…) La personalità reificata è un tipo di personalità completamente succube delle modalità sociali del nostro tempo. Superficiale, attenta al proprio aspetto esteriore, strutturalmente insicura, essa ritrova nella merce il fulcro attorno a cui far ruotare pulsioni e finalità di vita.
La personalità sociopatica può essere considerata una sorta di prodotto difettoso della società capitalistica.
Il sociopatico è un “concretista mancato”, che non sa adattarsi alle modalità sociali dominanti: non sa ritrovare in esse né un rifugio identitario, né una fonte di gratificazione (…). La personalità sociopatica, a differenza della concretista è spesso poco comunicativa ed incapace di formulare progetti a lungo termine. I comportamenti sociopatici sono tutti quei comportamenti considerati devianti.
Le personalità apatico/depresse sono il materiale di scarto del processo produttivo. Tali personalità esprimono una richiesta disperata di affetto, di cura e di senso: la depressione nasce dalla incapacità di affrontare il tema principale della vita, ossia il senso da attribuire all’esistenza e le modalità con cui realizzare questo senso. Per questo la filosofia costituisce il migliore antidepressivo.
(continua …)
Luca Grecchi ci dirà cosa è (e cosa non è) la felicità nell'ultima parte del libro.
Ascoltiamo intanto La (proposta di) Cura di Battiato:
Dio ci scampi e liberi dai narcisisti!
RispondiEliminaCara Maruzza, dopo aver visto l'immaginifiche immagini e ascoltato la Cura di Battiato,tutto ciò che hai proposto di leggere si è volatizzato...non ricordo più nulla dei cinque modi di essere infelice.
RispondiEliminaQuesta poesia cantata è talmente bella che ogni volta che la sento mi fa star male, la felicità a volte è così emozionante fino alle lacrime...
Ho raccolto una collana formata di lacrime di felicità per me, mentre per te cara sirena, una collana di perle di mare da solcare!!!
Argh, ipocondria: temo di contenere, in minima parte e/o in determinati momenti, le rovinose personalità descritte!!! A volte mi capita persino di rendermene conto: è in quei casi che ricorro alla cura delle belle canzoni come quella che hai postato, ma soprattutto alle attenzioni delle persone che amo, vero e proprio antidoto contro le crisi esistenziali. Grazie per questi pensieri illuminati, ora son curioso di leggere l'ultima parte. Buona serata, Maruzza. Buona Primavera.
RispondiEliminaChe meraviglia di canzone, Maruzza, grazie di avermela ricordata!
RispondiElimina@Costantino: il narcisismo, egocentrismo malato e pervasivo, può davvero ucciderci. Grazie della visita. Buona domenica.
RispondiElimina@Pippi: nessuno mi aveva mai offerto una collana di perle di mare da solcare. Ti voglio bene, Pippi. Possiedi un'arte rara: quella di farmi sorridere. Quella di fare sbocciare fiori di letizia dal mio cuore. Grazie. Un abbraccio.
@DOC: La cura delle persone che ci amano è il vero - forse unico - antidoto contro le crisi esistenziali. Hai proprio ragione. Buona serata a te. Grazie per avermi ri-donato il nome Maruzza. Buona rinascita.
@Silvia: E' davvero una canzone che cura ... Grazie del tuo eccellente lavoro di traduttrice. Buon fine settimana. P.s. Grazie di chiamarmi Maruzza: essere chiamata così mi fa stare bene.